economia

+0,8% in 2015, +1,3% in 2016
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Il Fmi ritocca al rialzo le stime per l'Italia che sperimenta una "crescita più forte del previsto". Il pil del Belpaese crescerà quest'anno dello 0,8% (0,1 punti percentuali in piu' rispetto alle stime), per poi accelerare a +1,3% nel 2016 (+0,1 punti percentuali) dopo una contrazione dello 0,4% nel 2014.

Il tasso di disoccupazione in Italia resta a due cifre, attestandosi al 12,2% quest'anno per poi calare all'11,9% nel 2016, dopo il 12,7% del 2014. Il Fmi sottolinea che il tasso di disoccupazione resta alto nell'area euro, soprattutto fra i giovani. Da qui l'invito ad andare avanti con le riforme strutturali.

Italia può fare di più, anche meglio di Germania - ''L'Italia puo' fare di più'' e ''in termini di crescita e' ''di sicuro possibile'' che possa fare come o meglio della Germania, come auspicato dal premier Matteo Renzi. Lo afferma Thomas Helbling del dipartimento economico del Fmi, sottolineando che nel medio termine è possibile ma nel lungo è più difficile perchè, senza riforma, la produttività italiana è bassa.

Taglia stime pil mondo, +3,1% in 2015,+3,6% in 2016 - Il Fmi rivede al ribasso le stime per l'economia globale. Il pil del mondo crescerà quest'anno del 3,1%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di luglio. Nel 2016 l'economia accelererà al 3,6%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno a quanto precedentemente previsto.

Il pil dell'area euro crescera' quest'anno dell'1,5% e dell'1,6% nel 2016. Lo prevede il Fmi che rivede al ribasso di 0,1 punti percentuali la crescita di Eurolandia per il prossimo anno. Gli Stati Uniti cresceranno del 2,6% nel 2015, +0,1 punti percentuali rispetto alle stime di luglio, e del 2,8% nel 2016 (-0,2 punti percentuali).

L'economia cinese crescera' quest'anno del 6,8% e il prossimo del 6,3%. Lo prevede il Fmi confermando le stime di crescita per il Dragone cinese di luglio. Fra i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), il Fmi taglia le stime per Mosca, la cui economia si contrarra' quest'anno del 3,8% e il prossimo dello 0,6% (rispettivamente 0,4 e 0,8 punti percentuali in meno rispetto alle stime precedenti).