cronaca

Novità del decreto fiscale, lo annuncia Confartigianato
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Sono poco più di 106 mila i contribuenti liguri che diranno addio agli studi di settore, novità introdotta dal decreto fiscale. Lo comunica Confartigianato Liguria sottolineando che gli studi di settore, dal periodo di imposta in corso fino al 31 dicembre 2017, verranno sostituiti dagli indici sintetici di affidabilità fiscale.

"Ai nuovi indici - si legge nella nota - sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili in termini di esclusione o di riduzione dei tempi per gli accertamenti, con l'obiettivo di stimolare l'assolvimento degli obblighi tributari e il rafforzamento della collaborazione tra amministrazione finanziaria e contribuenti". Secondo la Banca dati Studi di settore, su 106.006 contribuenti liguri interessati dagli studi di settore ne risultavano non congrui il 18,2%.

A livello provinciale, il cambiamento tocca 55.280 contribuenti sul territorio genovese, 21.355 nel savonese, 15.118 nell'imperiese, 14.253 nello spezzino. "Le nostre imprese non dovranno più essere sottoposte agli studi di settore - ha detto Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - così come potranno rottamare le cartelle esattoriali".

Un altro intervento riguarda l'introduzione dell'Iri, Imposta sul reddito imprenditoriale applicata al reddito d'impresa (Ires) e al reddito di lavoro autonomo (Irpef). L'Iri, al 24%, è uguale per tutti indipendentemente dalla forma societaria. "Superata la barriera che distingue imprenditori di serie A da imprenditori di serie B - ha detto Grasso - una misura che rientra in un'ottica di semplificazione e ma che rivolge anche grande attenzione alle microimprese".