cronaca

Suo marito era di scorta a Falcone il giorno della strage
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Per la prima volta da dopo l'attentato di Capaci ha partecipato alla Festa della Polizia: Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani - ucciso dalla mafia mentre era di scorta a Giovanni Falcone e sua moglie - lo ha fatto ad Imperia (da tempo vive a Sanremo) e in questa occasione ha perdonato gli assassini di suo marito. Lo ha fatto leggendo una lettera indirizzata ai giovani. "Non ho spirito di vendetta nei confronti dei mafiosi: per il mio Vito allo Stato ho chiesto giustizia e a Dio li affido perdonandoli".

Riferendosi all'attentato del 23 maggio 1992, Costa ha sottolineato nella lettera che "per quell'attentato e per altri non abbiamo avuto risposte esaurienti sui mandanti e sugli esecutori. Solo mezze verità". La lettera si chiude con un invito ai giovani: "Cari giovani - scrive - dobbiamo essere inamovibili nella lotta alla corruzione e alla criminalità. Non dobbiamo perdere la speranza in un mondo migliore".