sport

La pressione dei tifosi è stata determinante
1 minuto e 14 secondi di lettura
Senza acuti, ma senza inganni. Ferrero e Preziosi non cedono l’argenteria, guai se fosse successo, puntando su Eder e Perotti respingendo le offerte di Inter e anche di Milan verso l’argentino del Grifone. E’ vero, un quadro dalla parete blucerchiata stava per essere staccato, quello raffigurante Soriano, e in cambio di quei soldi ci stava. Ma alla fine solo il caso ha voluto che restasse a Genova. 

I presidenti hanno fatto la loro parte, ma la pressione dei tifosi ha fatto il resto: entrambi avevano le spalle al muro. Preziosi doveva tenere Perotti dopo il fattaccio della licenza Uefa, la Gradinata Nord ha il diritto di sognare. Ferrero che dall’Europa è uscito subito non poteva vendere Eder tradendo la Gradinata Sud. “Solo in cambio di 20 milioni di euro” ha detto il patron blucerchiato, quindi praticamente incedibile.

Il Genoa dal canto suo una trattativa col Milan l’ha fatta. Suso ha detto di no e di qui Perotti è rimasto a casa. E se Suso avesse detto di sì? Bella domanda, ognuno ora dirà la sua verità che non sapremo mai. Il mercato finalmente è finito, e chissenefrega dei retroscena. La pensano così anche Gasperini e Zenga a cui lo status quo va benone. Ora tocca a loro e ai giocatori, il derby con Eder e Perotti è appena cominciato. Almeno fino a gennaio sarà così.