sport

Lucarelli annuncia: "A Genova non giochiamo"
2 minuti e 41 secondi di lettura
Neppure il tempo di gonfiare il petto per il pokerissimo delle squadre italiane in Europa League, che il campionato di casa nostra si sfalda sotto il peso della crisi del Parma. Il match col Genoa salta, domenica il Ferraris sara’ chiuso per fallimento altrui, e per la seconda volta i ducali non scenderanno in campo. 

L’annuncio lo ha dato il capitano Lucarelli con l’appoggio dell’associazione calciatori. Tra il tintinnio di manette per i sospetti di bancarotta fraudolenta e il siparietto penoso di improbabili presidenti che aspettano chissa quando e chissa’ da dove bonifici miracolosi, il pallone italico se da un lato ha vissuto una due giorni di coppe esaltanti, la Juve ha battuto in Champions il Borussia di Dortmund, dall’altra perde i pezzi.

Miseria e nobilta’, insomma. Oppure il piu’ classico dei testa-coda che fa riflettere. Qualcosa di buono c’è se Inter, Napoli, Torino, Fiorentina e Roma mettono in riga, scozzesi, turchi, spagnoli, inglesi e olandesi con un paio di imprese inattese come quella viola, granata e giallorossa. Forse il torneo tricolore non è poi così un’armata brancaleone se porta agli ottavi cinque formazioni e spera nella vecchia signora per arrivare ai quarti nella competizione continentale piu’ prestigiosa.

Qualcosa su sto campo minato cresce. Il problema è che se calciatori e tecnici se la giocano la sensazione che i dirigenti siano la parte peggiore. Parma docet e purtroppo il quadro dei bilanci qua e là visti dalla serie A alla Lega Pro fa paura. Troppi avventurieri e manigoldi, troppi incantatori di serpenti. La serietà si riprenda il calcio, magari con regole piu’ ferree per el gestoni dei club con meno plusvalenze e piu’ lungimiranza. In fondo lo sport piu’ amato dagli italiani merita rispetto e il sussulto avuto in Europa League è un grido d’orgoglio e di dolore. Come lo stadio di Marassi in silenzio per una domenica. Il Parma non verrà per una stagione comunque gia’ falsata.

L'ANNUNCIO DI LUCARELLI - "Non andremo a Genova, abbiamo chiesto che venga rinviata la partita", ha dichiarato il capitano del Parma all'uscita del centro sportivo di Collecchio. La posizione di parte del gruppo che già ieri sera aveva paventato la volontà di fermare il campionato del Parma avrebbero quindi prevalso. "Abbiamo chiesto il rinvio della partita e se non ce lo concedono siamo pronti a scioperare e vorrà dire che perderemo 0-3 a tavolino", ha poi aggiunto Alessandro Lucarelli, che ha sottolineato come la scelta sia stata presa in accordo con l'Associazione Italiana Calciatori.

"La colpa è di Manenti? No di Ghirardi - ha risposto Lucarelli - se per lui è facile sanare queste situazione torni". Intanto visto lo stop in campionato c'è già la proposta della tifoseria organizzata che invita la squadra a giocare domenica un'amichevole in famiglia a Collecchio. "Un giorno comunque di festa con i tifosi per dimostrare a tutti la civiltà della nostra città e dei sostenitori del Parma", ha detto Angelo Manfredini, presidente del entro di Coordinamento dei Parma Clubs.