Sono passati tre anni (il 17 aprile) da quando un tubo della Iplom, a Fegino, esplose colorando di nero le acque del rio Pianego, del rio Fegino e del Polcevera, rischiando di provocare un vero e proprio allarme ambientale visto che l’inquinamento raggiunse il mare (ricorderete le panne arancioni messe in fondo al fiume per arginare la discesa degli idrocarburi) e rischió di sconfinare in Francia.
Dopo tre anni che cosa é cambiato da quel giorno? Se per quanto riguarda la bonifica dei corsi d’acqua, l’iter si é concluso ma “per altri tre anni ci sarà il controllo delle acque sotterranee da parte del Ministero dell’Ambiente ma speriamo che ci sia un contraddittorio con Arpal” spiega Antonella Marras del Comitato di Fegino.
L’attenzione ora però va ai tubi, che corrono sotto i piedi dei cittadini, pagando 1356 euro all’anno, partendo da porto Petroli e diretti sia a Busalla che in Piemonte: “Noi ribadiamo la richiesta forte che anche i tubi vengano inseriti nella legge Seveso III che prevede maggiori controlli anche in contraddittorio con il pubblico però, e il piano di emergenza in caso di incidente, oggi previsto per le aree interne delle aziende a rischio a cura dell’azienda stessa e per le aree esterne a cura della Prefettura. Il problema è che oggi nessuno ci ha mai informato su che cosa fare in caso di incidente, non ci sono state esercitazioni e anche in caso di incidente dentro l’azienda non sappiamo come comportarci” spiega Antonella Marras.
“Ancora oggi sentiamo odore di petrolio quando piove, e arriva dal fiume che ci hanno detto aver bonificato - racconta Franco Traverso, residente di Fegino - e a questo si aggiungono i miasmi di quando viene movimentato il materiale bei quasi cento serbatoi che circondano le case: vogliamo una mappatura dei tubi”.
Di questo e altri temi parleremo il 15 aprile nel doppio convegno a Terrazza Colombo a partire dalle 18 in streaming sul nostro sito Internet con le relazioni di comitati, aziende e municipi delle varie aree interessate da convivenza difficile tra porto e città e poi in onda dalle 21 con un dibattito con le istituzioni locali e governative.
porti e logistica
Fegino insorge: "A tre anni dal disastro vogliamo garanzie sullo stato dei tubi Iplom"
1 minuto e 54 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 24 Aprile 2024
Archivio storico - 2004, con un cronoprologo il Giro parte da Genova
Martedì 23 Aprile 2024
25 aprile, Paternostro: "Serve lettura attenta della Resistenza"
Martedì 23 Aprile 2024
Oscar Farinetti ai ragazzi di Orientamenti: "Non abbiate paura di sbagliare"
Mercoledì 24 Aprile 2024
Vela, Maggie Pescetto: "Sogno un medaglia alle Olimpiadi"
Lunedì 22 Aprile 2024
In mare con i corsi dello yacht club italiano a Genova in “Presa diretta”
Mercoledì 24 Aprile 2024
Genoa, i tifosi vogliono la conferma di Gilardino: “Speriamo rimanga”
Mercoledì 24 Aprile 2024
Meteo in Liguria: le previsioni per il 25 aprile
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Ultime notizie
- Genova, scritta antifascista imbratta la facciata di palazzo Ducale
- Cinque Terre, boom di escursionisti: turista cade e sbatte la testa
- 25 Aprile, Adriana Antolini: "Mio papà sopravvissuto a Mauthausen"
- 25 aprile, lo storico: "Riconoscerlo significa diventare comunità"
- 79 anni fa Genova si liberò da sola dai tedeschi: la firma della resa a Villa Migone
- 25 aprile, il programma delle celebrazioni in Liguria
IL COMMENTO
Il 25 Aprile è la festa di tutti, anche l’Msi dovette dirgli grazie
Aborto? Con le mie amiche parlo di congelare gli ovuli