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Farwest al Ferraris nel corso di Sampdoria-Atalanta, dove il tecnico Gian Piero Gasperini ha aggredito il segretario geenrale della Sampdoria, Massimo Ienca.

Ad accendere gli animi la decisione di Fabbri che, dopo aver al 65’ concesso un calcio di rigore in favore dei blucerchiati, ha espulso il tecnico neroazzurro. L’ex Genoa ha protestato veementemente per la decisione del fischietto di Ravenna e, dopo aver abbandonato il rettangolo di gioco da una pioggia di fischi, si è scagliato verbalmente e fisicamente contro il team manager della Sampdoria. “Conosco bene Ienca, visto il suo passato genoano. Quindi non è una persona a me sconosciuta. Quando sono uscito mi ostruiva il passaggio. L’ho appena spostato per passare, dopodiché tutto il resto è una sceneggiata” ha spiegato Gasperini. “La partita è stata talmente bella che non merita altri commenti”.

Stando alla versione della Sampdoria, il tecnico di Grugliasco avrebbe rivolto al segretario blucerchiato una sberla.  "Non c’è stata alcuna provocazione e nessuna sceneggiata. A fine partita bisogna dare la mano all’avversario e non una manata. Ci sono i testimoni, la procura federale avrà modo di trarre le proprie conclusioni” dice Antonio Romei. "Sono episodi da condannare".

Ha parlato del fatto anche Giampaolo. “Mi hanno raccontato, ero dall’altra parte del campo e non ho visto. Il nostro dirigente avrà modo di raccontare l’accaduto”.