La Cassazione ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza di condanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny nel maxiprocesso Eternit. Sono stati annullati anche i risarcimenti per le vittime. La prescrizione è maturata al termine del primo grado.
Il maxi-processo Eternit è stato la più grande causa mai intentata in Europa e al mondo sul fenomeno dei danni alle persone e alle cose provocati dall'amianto. Le parti lese erano un migliaio, tra malati (soprattutto di mesotelioma), eredi dei defunti ed amministrazioni locali. Il magnate svizzero Stephan Schmidheiny era stato ritenuto responsabile nei precedenti gradi di giudizio di disastro ambientale, con drammatiche conseguenze soprattutto per la salute degli operai, legato alle attività degli stabilimenti Eternit di Casale Monferrato (Alessandria), Bagnoli (Napoli) e Rubiera (Reggio Emilia).
Con la sentenza della Cassazione che ha dichiarato la prescrizione ed ha cancellato la condanna al magnate svizzero Stephan Schmidheiny sfuma anche la possibilità per i familiari delle vittime e per le comunità locali di ottenere i risarcimenti.
PROCEDIMENTO BIS - La Procura di Torino ha chiuso formalmente l’inchiesta Eternit bis in cui è indagato Stephan Schmidheiny. Si procede per omicidio volontario continuato. All’imprenditore svizzero saranno contestati una cinquantina di casi di morte in più, oltre ai primi 213. I pm Raffaele Guariniello e Gianfranco Colace hanno lavorato sul reato di omicidio volontario. .
LE REAZIONI - "Una vicenda come Eternit "non è un reato o se è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione" perché "non ci deve essere l'incubo della prescrizione. Così il premier Matteo Renzi. "Le domande di giustizia - osserva - non vengono meno" nel tempo. "Da cittadino mi colpiscono le interviste ai familiari e mi fanno venire anche un po' di brividi. Perché mostrano un'abilità straordinaria perché credono nella giustizia più di quanto ci creda talvolta un servitore dello Stato e continuano a combattere non perché le morti siano consolate - sono inconsolabili - ma per l'idea di attaccarsi fortemente alla giustizia come etica di un Paese. E' un dolore e una bellezza senza fine", aggiunge Renzi.
"So che ai politici non tocca commentare le sentenze della giustizia ma nel cuore quello che provo è una grande grande tristezza", ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. Il ministro ha ricordato di aver "incontrato nei mesi scorsi il sindaco di Casal Monferrato, siamo intervenuti con lo Sblocca italia per la rimozione amianto" dalle scuole. "Il lavoro e' ancora lungo - ha aggiunto Galletti - ancora si vedono gli effetti di quello che è stato fatto" con l'impiego dell'amianto "allora se non interveniamo" ha concluso il ministro, questi effetti "vanno ancora avanti".
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Eternit, Cassazione annulla la condanna: reato prescritto
Cancellati anche i risarcimenti per le vittime
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