cronaca

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La demolizione controllata delle pile e degli impalcati di ponte Morandi, venerdì scorso, non ha provocato vibrazioni al suolo oltre i limiti di legge. Lo rivelano le registrazione eseguite dall'Ati dei demolitori che aveva sistemato dei vibrometri intorno all'area del crollo delle pile 10 e 11.


"Hanno rilevato velocità a terra notevolmente inferiori alle attese grazie all'effetto smorzante dei cumuli predisposti - spiega una nota -. La loro deformazione infatti ha fortemente ridotto la forza dell'impatto a terra del ponte. Le velocità di vibrazione del terreno sono state estremamente inferiori ai limiti normativi e ben lontane dai valori che secondo legge potrebbero arrecare danno agli edifici".


Sui cumuli di detriti, dove domani si recheranno per un sopralluogo i periti che seguono le indagini per la procura, sono in funzione da ieri, attivati immediatamente successivamente alla demolizione, dei 'cannon fog', nebulizzatori dotati di un telecomando che permette la rotazione e il comando a distanza. Hanno una gittata che va dai 25 a 60 metri ed emettono fino a 6000 litri di acqua all'ora. Ati ribadisce oggi che "tutte le opere di mitigazione che erano state testate durante specifiche prove, hanno funzionato. Le vasche piene di acqua ricavate dal posizionamento di newjersey sopra l'impalcato all'altezza di 45 metri, hanno avuto una larghezza di ricaduta intorno ai 66 metri. Le colonne d'acqua visibili all'inizio dell'esplosione hanno abbattuto le polveri scaturite dall'esplosione in quanto le vasche sono state fatte saltare nello stesso istante in cui sono esplose le cariche esplosive sopra le pile.