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"Matri è uno dei 4-5 migliori attaccanti italiani della serie A e può riconquistare la nazionale mentre Kucka ha bisogno di spazi e vede la porta quindi per me è giusto che giochi più avanti come già provato l'anno scorso".

Riflessioni dell'allenatore del Genoa Gian Piero Gasperini intervistato in esclusiva dal nostro inviato  Giovanni Porcella dal ritiro di Neustift (Austria). Il tecnico rossoblù ha fatto un primo bilancio del ritiro alla vigilia dell'amichevole con l'Al-Hilal  partendo dal fronte offensivo e parlando anche del greco Fetfazidis in arrivo dopo il riposo post mondiale.


"Fetfazidis credo possa essere ancora utile - ha sottolineato - è cresciuto rispetto all'anno scorso. Ha caratteristiche particolari, ma importanti. Non bisogna pensare che questi giocatori risolvano la partita da soli. Potrebbe anche fare il finto centravanti".

Poi le riflessioni sul centrocampo

"Il regista? Il salto di qualità si fa con due o tre giocatori di grande spessore che alzano il livello -ha sottolineato - Non è facile per nessuno trovarli. E' anche vero che se non ci saranno ci si adatterà.  E' un mercato ancora lungo, per 40 giorni bisogna stare attenti. Ci sono evoluzioni e cambiamenti che si presentano. Se nasce l'opportunità vedi Milito e Motta bisogna approfittarne. Noi una base l'abbiamo" .

Tra le new entry del mercato estivo una nuova possibile sorpresa, Armando Izzo, prelevato dall'Avellino.

"Rappresenta quella continuità di giocatori che il Genoa deve ricercare magari in serie B - ha dichiarato Gasperini  -  Ma il discorso si può fare anche per Greco. Proviamo a fare una scommessa anche su di lui magari anche in regia. Continuiamo a sperimentare, è un anno più difficile con aspettativa. Non sarà facile in futuro ripetere quel quarto posto con 68 punti. Quello che mi piacerebbe è riportare un po' di entusiasmo e negatività in meno."

Infine una riflessione sul gruppo e sulle aspettative.

"Vedo benissimo Perin, ha una carica straordinaria. E' felice di essere qua come è anche contento Sturaro anche se ormai è della Juventus - ha affermato - Queste sensazioni vengono trasmesse anche ai nuovi che sono arrivati.  E'importante per me avere un nucleo così solido. Certe figure sono importanti, ma un giocatore non può essere l'emblema di una squadra. Deve essere qualcosa in più. Il prossimo sarà un campionato più difficile.  La Coppa Italia? Le possibilità di toglierci soddisfazioni ci sono ogni partita. La Coppa è un obiettivo non facile. Arriveremo a giocarle cercando di ottenere il massimo. Presto sapremo anche contro chi giocheremo".