sport

L'ex presidente: "Sentire Ferrero dire che è romanista l'ho trovato aberrante"
2 minuti e 3 secondi di lettura
L'ex presidente della Sampdoria, Enrico Mantovani, è stato ospite di Gradinata Sud negli studi di Primocanale. A fine trasmissione, alla domanda se scommetterebbe su una Sampdoria nelle mani di Vialli entro la fine del campionato, ha risposto: "Sì".


Ecco una sintesi delle altre sue dichiarazioni. “Sotto l'aspetto dei risultati sportivi la Sampdoria di Ferrero è una realtà più che dignitosa. E' altrettanto vero che quando si presenta un nome come quello di Luca Vialli abbinato ad un investitore la cosa si fa interessante, il tifoso può sognare anche di più. Il mio tweet a proposito di una svolta? Mi sono informato anche tramite persone che conoscono la persona in questione, tutto può essere finalizzato. Se sono qui vuol dire che non so niente direttamente dalle parti, però ci possono essere delle conoscenze in comune e mi era stato detto che c'era stata una svolta in ottica positiva. Mi è stata confermata, ma si è prospettata la possibilità di tempi più lunghi di quello che mi aspettavo al momento del tweet. Io ho difeso quasi sempre Ferrero, risultati alla mano ha fatto bene; ma sentire il Presidente della mia squadra dire di essere romanista è aberrante. Non ha detto di essere romano, ma romanista. Io pretendo che sia sampdoriano. Ritengo che fosse il suo modo per dire arrivederci, altrimenti non avrebbe senso. Il fatto che vi sia un fondo non chiarisce molto su quelli che possono essere gli obiettivi. Parrebbe che l'operazione venga fatta in prima persona da Dinan, uno dei soci di questo fondo. Se così fosse, visto che lui è un appassionato di sport, sarebbe una cosa positiva. Sempre che la cosa vada avanti perché qualche difficoltà c'è.

Vialli ha carisma, conosce perfettamente il mondo del calcio, conosce Genova e i sampdoriani, è intelligente e competente. Dovrà essere in grado di avere un ottimo rapporto con la proprietà, ma con lui saremmo in cassaforte. La proprietà sceglierà una persona di propria fiducia di riferimento, bisogna riconoscere i meriti di Ferrero nella gestione: ottimi dirigenti, ottimi calciatori e se dovesse arrivare un fondo il merito sarà anche stato di Ferrero. Se Luca mi chiedesse di entrare nel cda, ne sarei onorato da sampdoriano. Non ho fatto domande in merito a Luca, solo una piccolissima battuta. Non ho voluto entrare nel merito della questione”.