cronaca

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 "Per migliorare la cyber security nel comparto dell'energia dobbiamo definire un comportamento comune in tutta la catena: da chi la produce, la trasporta e la distribuisce fino all'utente finale". Sarà questo il punto cardine delle linee guida che saranno varate a settembre dall'Osservatorio Nazionale per la Cyber Security, Resilienza e Business Continuity delle Reti Elettriche che ha sede a Genova.

A spiegarlo, a margine della IV edizione della conferenza internazionale per la Cyber Security delle Infrastrutture dell'Energia e dei Trasporti, la presidente Paola Girdinio che ha ricordato come sia fondamentale aprire un dialogo tra tutti coloro che operano nel comparto dell'energia, uno dei settori che, assieme al sistema bancario, subiscono il maggior numero di attacchi informatici.

"Oggi dobbiamo fare i conti non solo con la protezione delle reti - ha spiegato Girdinio - ma anche con quella dei dispositivi connessi. Anche una lavatrice smart, connessa per essere gestita a distanza può essere strumento di attacco alla rete di distribuzione dell'energia nazionale". Quello che serve, quindi, è un "grande lavoro di cultura della sicurezza informatica che possa mettere a sistema pubblico e privato su quello che è un tema globale, una cultura che deve partire anche da un grande lavoro di informazione di chi lavora nelle aziende legate alle infrastrutture critiche. Le aziende, piccole o grandi, devono informare i loro dipendenti - ha concluso Girdinio - perché molto spesso i malware entrano proprio dal computer di un dipendente molto spesso per distrazione o scarsa conoscenza del rischio".