cronaca

Nel Ponente si sfiora il 50%, a Genova 33 mila appartamenti sfitti
2 minuti e 28 secondi di lettura
Abbondano le case vuote In Liguria. Secondo una recente indagine immobiliare, nella nostra regione c'è un'abitazione sfitta ogni tre, in media il 30,93% per 331.863 case in totale. La concentrazione maggiore è in provincia di Savona (al primo posto in Liguria con il 48,78%, quinto posto nazionale) e Imperia (secondo posto regionale e settimo nazionale con il 42,83%). Molte le abitazioni non occupate anche in provincia della Spezia (24,76%) e Genova (21,98%). Il capoluogo non fa eccezione. 

Eppure sotto la Lanterna è ben nota la pluriennale emergenza casa. A Genova si concentrano 32.900 immobili non occupati, pari al 10,62% del totale. Una percentuale più bassa rispetto al Ponente turistico, ma comunque più alta di grandi città come Milano (6,1%). Se si pensa che negli ultimi 40 anni la popolazione si è ridotta di circa il 40%, emerge che a condizionare il dato è probabilmente il gran numero di persone che vivono sole, soprattutto anziani, che fanno abbassare la media degli abitanti per casa. Se proseguirà il trend di crisi demografica, Genova sarà ben presto una città fantasma.

Un appartamento vuoto ogni dieci è comunque già un numero significativo e paradossale. Anche perché nel 2015 le persone in attesa di un tetto erano circa 4 mila. Significa che per ognuno di loro ci sono otto case vuote. Delle oltre 30 mila unità rilevate, solo una piccola parte è di proprietà pubblica: a maggio erano 623 quelli gestiti da Arte Liguria. Si tratta di immobili vuoti perché inagibili senza i necessari lavori di manutenzione. Negli ultimi anni il Comune ha varato qualche progetto di recupero. L'ultimo interessa 49 appartamenti in tre diverse zone della città. Secondo dati forniti dal Comune, negli ultimi 6 anni sono tornate agibili 100 case popolari. Cifre irrisorie sul totale degli sfitti. 

Nei comuni del Ponente ligure pesa l'abbondanza delle seconde case,
che restano vuote per la maggior parte dell'annSe guardiamo alle altre grandi città, quelle con più abitazioni non occupate sono in Emilia Romagna, Sicilia e Puglia. Non a caso il primato italiano va a Ravenna. In Italia la media è del 22,5%. In pratica una casa su cinque è disabitata. La concentrazione maggiore si registra in regioni del Sud come Calabria (2° posto nazionale con il 38,7% e 481.741 case), Molise (3° con il 36,9% e 73.524 case) e Abruzzo (4° con il 32,7% e 250.038) per effetto dell’emigrazione. Il trend è sviluppato anche in Valle d’Aosta (1° posto in Italia con il 50% per 58.731 immobili) e Trentino Alto Adige (9° con il 27,2% e 156.771) dove abbondano le case di villeggiatura.

Fra le province con più case sfitte, equamente suddivise tra Nord e Sud, spiccano Olbia-Tempio, dove se ne contano oltre la metà (52,88%, più del doppio della media nazionale, e 71.614 abitazioni), Aosta (2° posto con il 50%) e Sondrio (3° posto con il 49,7%). Ci si avvicina alla piena occupazione, invece, in piazze popolose come Firenze (terzultima in Italia con il 10,1%), Monza-Brianza (penultima con il 9,5%) e Milano (ultima con il 6,1% e 87.613 case vuote).