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E promette: "I sostituti saranno di livello"
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Il governatore ligure Giovanni Toti dovrà quasi sicuramente affrontare un rimpasto di giunta dopo le elezioni, perchè alcuni assessori saranno candidati con buone probabilità di essere eletti in Parlamento. È quanto è emerso dopo l'incontro che si è svolto ieri sera in regione tra Toti e i principali esponenti di Forza Italia in Liguria.

"E' possibile che si decida tutti insieme con Lega, Forza Italia e altre forze che sia utile che qualche assessore possa andare a Roma per tutti noi. Troveremo ovviamente sostituti di livello, ma non abbiamo ancora fatto nomi nè indicato numeri" ha detto oggi Toti. "Potrebbero essere più di due" ha risposto ai cronisti.

"Abbiamo semplicemente convenuto sul fatto che la buona politica che stiamo facendo in questa regione merita buoni rappresentanti a Roma, scelti sulla base dell'impegno e del radicamento territoriale e su questo ci confronteremo con gli organismi nazionali" ha aggiunto.

Alla riunione erano presenti Sandro Biasotti e Roberto Cassinelli, parlamentari uscenti, Lilli Lauro, gli assessori Giacomo Giampedrone, Ilaria Cavo, Marco Scajola, Claudio Muzio, Roberto Bagnasco, Santiago Vacca e Angelo Vaccarezza.

"E' stato un caffè tra amici - ha detto Toti - un incontro tra le persone che più hanno contribuito in questi anni a dare propulsione a questa maggioranza politica con le loro proposte e il loro impegno. Abbiamo parlato delle prossime elezioni che sono importanti per la Liguria e per il Paese. Abbiamo convenuto sul fatto che serve una maggioranza di parlamentari impegnata, coerente con l'impegno che la nostra parte politica ha preso qua. E, naturalmente, di coordinarci con gli incaricati nazionali per confrontarci su tutte le esigenze, privilegiando l'impegno, il radicamento sul territorio". Per i nomi "c'è tempo fino al 28 febbraio: per la politica è un tempo infinito".

Le ipotesi sul tappeto sono diverse: gli assessori regionali che con molta probabilità saranno candidati sono Edoardo Rixi (Lega) e Marco Scajola (Forza Italia). Per gli altri molto dipenderà dalla suddivisione dei collegi tra gli alleati, anche in base alle indicazioni che arriveranno da Roma.