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Federico Oliva, 29 anni, appassionato di calcio, direttore londinese di York Capital
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"Basta, non rompetemi più i coglioni con questa storia". Così sabato scorso Massimo Ferrero, piombato a Bogliasco per insultare le famiglie Garrone/Mondini  – “prima di me non hanno fatto nulla”, aveva affermato; poi sono arrivate le scuse ufficiali con il solito comunicato blindato – e per smentire le trattative di cessione della Sampdoria.


Che però proseguono, in quel di Londra, sia con il Fondo York Management Capital rappresentato di Vialli sia con il Fondo Oak Tree riconducibile al vicepresidente vicario Paolo Fiorentino e ad una sponda minoritaria di imprenditori genovesi.


Ma l’operazione più importante, sebbene la distanza tra domanda ed offerta, almeno sino alla giornata di oggi, resti ampia, oltre i 50 milioni di euro, è sempre quella con il Fondo newyorkese, il cui dialogo con il vicepresidente Antonio Romei e il direttore amministrativo Alberto Bosco è entrato nella fase cruciale del dentro o fuori al tavolo londinese.


A trattare con i vertici della Sampdoria, per conto di York Management Capital di Jamie Dinan, c’è un giovane italiano, di origini trentine, molto appassionato di calcio e considerato un enfant prodige della finanza internazionale. Si chiama Federico Oliva, 29 anni, laurea alla con lode alla Bocconi, master all’Università di Oxford, tirocinio alla Morgan Stanley, esperienza lavorativa presso il colosso immobiliare Blackstone Group, attuale direttore del Fondo americano in Europa.


Da Londra, nel cuore della City, Oliva, nonostante la giovane età, muove ed amministra parecchi capitali e, secondo alcuni, sarebbe amico personale di Gianluca Vialli. Proprio poche ore fa il presidente della Figc , Gabriele Gravina, ha dichiarato: “Nessuna novità su Vialli. Siamo rimasti alla sua disponibilità a valutare il ruolo di capo delegazione della Nazionale. Sono fiducioso, mi aspetto le sue riflessioni che sono sia di carattere professionale che familiare familiare".


Vialli, insomma, ha preso ancora un po’ di tempo: prima di dire sì alla Federazione, aspetta di capire se Oliva e Romei, riuniti a Londra, troveranno l’accordo da presentare a Ferrero per la vendita della Sampdoria. Ma il tempo stringe e sta per scadere.