cronaca

Il gestore prova a non perdere clienti nonostante i rumori molesti
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"Di giorno sembra che non ci sia nessuno, non si sentono rumori, nulla di nulla. La notte si scatena il caos: dalle 21 circa fino alle tre si sentono grida, rumori da trascinamento, liti, a volte si intuisce che si alzano anche le mani. La conflittualità tra gli immigrati è aumentata negli ultimi due mesi". In sintesi questa è la convivenza con i vicini di casa, espressa da Giulio Sanson, che gestisce un bed and breakfast di lusso proprio nel palazzo dove sono ospitati, tra le polemiche, i migranti di via XX Settembre, si stima siano 25 "anche se non c'è un numero certo censito".

Lo contattiamo dopo l'episodio dell'altra sera, quando la polizia è intervenuta a sedare una lite scoppiata tra gli immigrati e i volontari di Agorà, accusati di non portare cibo di loro gradimento. "Il nostro hotel ospita, in camere di lusso, clienti che la notte hanno questa scomoda compagnia, i rumori continui. E noi, per convincere soprattutto i nostri storici ospiti a continuare a venire nonostante il caos, proponiamo sconti ad hoc".

Sanson mostra le decine di crepe "che si sono formate dopo i lavori di sistemazione dell'appartamento dei migranti, crepe che aumentano visto il continuo calpestio". Insomma, danni strutturali, materiali, biologici... "perché qui ci rimettiamo la salute se continua così". Prossima puntata in tribunale.