cultura

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 E intanto Vessicchio cosa fa ? È questa la domanda che ci sia fatta sui social per questa 69esima edizione di Festival. Il maestro e direttore d'orchestra è considerato uno dei volti simbolo di Sanremo, anche grazie ai social e ai The Jackal che lo hanno reso un vero e proprio mito. Su Instagram quest'anno c'è una gif: "Uscite Vessicchio". Così Primocanale lo ha trovato, proprio a Casa Sanremo.

"Sono stato anche lo scorso anno ospite di Vincenzo Russolillo qui a Casa Sanremo. Quest'anno mi ha chiesto di fare un incontro con i ragazzi dell'Accademia e ho avuto l'occasione di far sapere cosa faccio quando non faccio Sanremo", ci ha spiegato.

Ma sta seguendo anche il Festival e ci dà una sua analisi molto puntuale: "Il Festival fortunatamente va avanti e questo mi fa molto piacere e mi scarica anche un po' di responsabilità. Sicuramente siamo in un momento importante della nostra storia musicale perché il festival sta puntando su una parte del mercato che non era stato preso in considerazione prima o non in maniera così importante. Quest'anno sono tantissimi i rapper, quasi la metà, laddove nelle edizioni precedenti erano due o tre. Questo significa che c'è alle spalle un'operazione non solo sociale ma anche commerciale. Non è facile creare un collegamento tra quella che è la storia e quello che è il futuro", ha commentato. "Penso che la quantità di rapper in qualche modo rischi di offuscare il lavoro di qualcuno di loro. Per far emergere Elio e le Storie Tese era importante creare un contorno diverso in modo tale da farli stagliare nel panorama musicale. Dato che sono così tanti è difficile comprendere l'elemento che li rende nazionalpopolari, ovvero come dice Baudo popolari per tutti nella nostra nazione, piccoli e grandi".

Adesso il maestro continua la sua attività nell'ambito della musicoterapia. "Si sta scoprendo sempre più come la musica dialoghi con i sistemi biologici, al di là della nostra volontà o partecipazione mentale. La musica ancora nasconde tanto da scoprire ed è questo a dare un senso alla mia vita".