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La frattura è insanabile, il Genoa sarà senza la maggioranza dei suoi tifosi in questo finale di stagione che deve garantirgli l’obiettivo minino: la seria A. Contestazione è la parola d’ordine di Acg e ultrà che si è levata con tante spiegazioni in un’assemblea che ha portato alla sala chiamata del porto oltre 600 sostenitori rossoblu’.

E Preziosi? Il presidente ha rotto il silenzio intervenendo nella nostra trasmissione puntualizzando sul bilancio, snocciolando numeri positivi e rintuzzando cio’ che altri sostengono circa i costi di gestione troppo elevati che necessitano di plusvalenze continue per essere coperti col risultato di indebolire la squadra, sventolando con orgoglio i suoi risultati nel passato e assumendosi responsabilità e colpe “per questo drammatico campionato” come lo ha definito. Ma dal massimo dirigente quei tifosi che lo attaccano possono fare cio’ che vogliono, ma lui tira avanti. Inutile dirgli che il Grifone senza il suo pubblico piu’ caldo vale di meno, in tutti i sensi.

Acquirenti? Non ce ne sono. Il Genoa avanza così nel muro contro muro. I tifosi parlano di obiettivo “liberazione” da Preziosi che attende che gli stessi cerchino l’adviser per la cessione, ma a sua sua volta denuncia le volgarità ricevute dalla sua famiglia. Preziosi sa di non avere piu’ il consenso e tirare dritto in questo scenario è difficile pure per lui che cerca di cavalcare la tigre, ormai senza controllo perchè nessuno degli attori farà mai un passo indietro e nemmeno in avanti.