salute e medicina

Nasce un fondo di investimento
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Circa 50mila euro destinati in cinque anni all'ospedale pediatrico Gaslini e alla onlus Area. Risorse utili per sostenere le nuove tecnologie e i linguaggi alternativi dedicati al bambino disabile e ai suoi familiari durante le fasi del percorso riabilitativo. A destinarli è l'associazione genovese Yarpa Investimenti.


La riabilitazione in età pediatrica è una sfida complessa, che coinvolge il bambino ed i suoi familiari in percorsi spesso faticosi, lunghi e difficili
. Le nuove tecnologie e la possibilità di utilizzare “linguaggi alternativi” possono diventare uno strumento molto potente, per sostenere la motivazione del bambino e dei familiari e migliorare la personalizzazione e la generalizzazione dei risultati degli interventi.


Occorrono a questo scopo linee guida condivise e finanziamenti ad hoc: per questo la UO di Riabilitazione dell’Istituto Gaslini di Genova e l’Associazione Area di Torino hanno predisposto un progetto quinquennale che si propone, valorizzando i rispettivi punti di forza, di sviluppare programmi e strumenti integrati di supporto alla presa in carico della disabilità in età evolutiva, sia sul piano della riabilitazione funzionale, sia del supporto psicologico.

Un progetto che unisce quindi le attività riabilitative dell'Istituto Giannina Gaslini e della Onlus Area, impegnati a stabilire insieme linee guida comuni sull'utilizzo di tecnologie e linguaggi alternativi per la riabilitazione, applicate nelle rispettive sedi, e resi possibili grazie al contributo di Yarpa Investimenti SGR Spa, che ha deciso di sostenerli.


Infatti Yarpa ha promosso un nuovo fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso riservato, denominato Fondo Zeta, inserendo nel suo regolamento che per i primi 5 anni di attività lo 0,1 per mille del totale ammontare del fondo venga devoluto all'Istituto Gaslini e alla Onlus Area, per supportare questo progetto. Il consiglio di amministrazione della società di gestione ha inoltre deliberato l'impegno della società a devolvere un importo non inferiore a quanto versato dal fondo agli stessi enti.  Un ammontare per i due enti che si prevede complessivamente non inferiore ai 50.000 euro nei 5 anni.