cronaca

Lalla: "A causa dell'aumento del disagio sociale
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Sono in grande crescita le richieste di aiuto al Difensore Civico della Liguria nel 2014 da parte di cittadini che hanno avuto problemi e contenziosi con istituzioni e aziende pubbliche e tra i motivi dell'incremento c'è "l'aumento del disagio sociale". Lo ha evidenziato il Difensore Civico della Liguria Francesco Lalla nella relazione presentata al Consiglio Regionale e illustrata in una conferenza stampa.

Nel 2014 il numero delle istanze assunte sono state 553, con un incremento del 21,7% rispetto all'anno precedente, in cui erano state 433. A queste pratiche vanno aggiunti i 97 fascicoli pendenti al primo gennaio 2014 e completamente esauriti nel corso dell'anno, grazie allo sforzo compiuto dallo staff del Difensore civico regionale. L'aumento si registra nonostante "solo i cittadini di 88 Comuni su 235 della Liguria sono tutelati dal Difensore civico regionale. Secondo Lalla "manca una rete di tutela diffusa su tutta la Liguria e non è stato ancora nominato il difensore civico della Città metropolitana".

"Sul piano locale, dopo l'abolizione del Difensore civico comunale e lo svuotamento di poteri attribuiti alle Province - ha spiegato Lalla - non tutti gli statuti delle appena istituite Città Metropolitane prevedono la nomina di un Difensore civico. Nella città metropolitana di Genova - ha aggiunto - questa figura è prevista come facoltativa e il difensore non è ancora stato ancora nominato".

In Liguria la "copertura" territoriale dell'istituto attualmente viene assicurata dal solo Difensore civico regionale, competente ad intervenire sulla attività degli uffici dall'Amministrazione regionale, degli enti strumentali della Regione o dipendenti dalla Regione, delle asl e ospedali. Il Difensore può intervenire anche sull'attività degli uffici degli Enti locali, in particolare i Comuni, ma solo quando vi sia una specifica convenzione. "Pertanto, i cittadini dei Comuni privi di convenzione con la Regione - ha aggiunto Francesco Lalla - attualmente sono senza tutela civica nei confronti degli uffici del loro Ente".

Secondo Lalla, in questa situazione è necessario che la nomina del Difensore civico della Città metropolitana di Genova avvenga al più presto: "Soprattutto i cittadini della grande Genova ne avvertono la mancanza - ha concluso - come si deduce dalle istanze e dal numero delle telefonate "di soccorso" ricevute da questo Ufficio e che hanno come inevitabile risposta la mancanza di legittimazione della Difesa civica regionale ad intervenire nella pienezza delle funzioni nei confronti degli uffici comunali".

Le pubbliche amministrazioni maggiormente interessate all'azione del Difensore civico rimangono gli Enti Locali. In particolare un elemento che ha incrementato le istanze nei confronti degli Enti Locali è stato il pagamento dei tributi. Le istanze riguardanti la Sanità e l'Edilizia popolare occupano una posizione sempre molto rilevante, mentre i fascicoli aperti in materia previdenziale sono diminuiti, anche grazie ad una serie di incontri tra la dirigenza regionale dell'Inps ed il funzionario dell'ufficio di Difesa Civica che hanno comportato una serie di buone prassi e un rapporto più diretto ed informale fra gli uffici.

L'Ufficio del Garante regionale dei diritti dell'infanzia ha preso in carico 40 casi (1 in più rispetto al 2013) su un totale di 110 segnalazioni che hanno interessato la Direzione scolastica regionale e le Direzioni provinciali di Genova e Savona, Istituti Scolastici, Tribunali, Servizi Sociali, Cooperative sociali, Comunità di accoglienza e terapeutiche.