cronaca

Aumenta l'impiego di forze dell'ordine e steward
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Non c'è la tensione di derby del passato con regolamenti di conti più o meno annunciati, con lo storico scontro di via Monticelli e la diatriba del colore di scalinata Montaldo, ma la stracittadina di Genova non è sotto il profilo della sicurezza una partita come le altre.

E allora anche in questo caso scende in campo un contingente importante di forze dell'ordine stimato intorno alle 200 unità per i reparti inquadrati, dal reparto mobile della polizia al battaglione dei carabinieri, più il personale che normalmente presidia l'impianto sportivo dalla digos alla scientifica agli artificieri.

E sono proprio questi ultimi ad essere particolarmente sollecitati. Perchè nelle recenti edizioni della sfida tra Genoa e Samp il confronto è stato pirotecnico non solo in campo ma anche e soprattutto sugli spalti. Fuochi d'artificio, ma anche botti , apparentemente spettacolari, possono diventare estremamente pericolosi in un luogo come lo stadio dove sono assiepate oltre 30mila persone.

Diventano così strategiche le bonifiche straordinarie già predisposte, bonifiche che si faranno più intense a poche ore dalla sfida: perché al Ferraris in settimana entrano in tanti e qualcuno potrebbe nascondere materiale illegale da esibire durante la sfida. Ci sono poi i controlli antiterrorismo previsti a livello ministeriale.

All’interno dello stadio a garantire il presidio sugli spalti sono stati convocati 400 steward.

All’esterno invece sono previsti i presidi del cosiddetto 'nucleo pronto impiego'. Si tratta di mezzi e uomini delle forze dell'ordine sistemati nei punti caldi attorno allo stadio da corso De Stefanis a via Canevari per evitare contrapposizioni tra i tifosi e forti contestazioni, soprattutto in casa rossoblù, in caso di sconfitta.

Ecco il costo sociale del derby, perché tutto fili via liscio in nome dello sport e non della cronaca nera.