Cronaca

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Una rivalutazione record. Dalle cento lire di inizio secolo ai 500mila euro di oggi. Una storia dal sapore di "bufala", che ha inizio il primo maggio 1907 quando Ida Giovanna Mantelli, nata nel 1881, a Genova, deposita 100 lire sul libretto a risparmio n.0069 nella Banca Popolare di Sampierdarena. L'interesse bancario, allora, era del 3,50% netto. Passano gli anni: la Mantelli scompare a 103 anni, lasciando erede universale la pronipote Umiltà Morazzini, classe 1927, originaria di Siena. Dopo altri vent'anni la signora Umiltà raggiunge la prozia. Il testamento indica due eredi: i figli Aldo e Maria Grazia. Si arriva così al settembre 2009 quando Aldo ritrova in un cassetto il vecchio libretto del 1907 con le 100 lire depositate. Ne parla con la sorella Maria Grazia, fanno due rapidi calcoli e fanno una scoperta che gli potrebbe cambiare la vita: la cifra di 100 lire, tra rivalutazione ed interessi si è moltiplicata in oltre 500mila euro. Ed è a questo punto che scatta l'azione legale. La banca d'origine, però, non esiste più. E allora a rispondere viene chiamata la Banca d'Italia. Che adesso si potrebbe trovare ad onorare un debito del passato che potrebbe cambiare il presente ai fortunati fratello e sorella. La storia - è bene precisarlo - va approfondita nei dettagli, visto che a raccontarla sono stati due avvocati, Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, specializzati in cause particolari e talvolta false.