cronaca

Della rete "Che aria Tira?'"
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Un gruppo di cittadini genovesi, in collaborazione con l'Ecoistituto RE-GE e il coordinamento Rinascimento Genova, su balconi e terrazze di abitazioni vicino al ponte, ha messo in funzione quattro centraline per il monitoraggio in tempo reale delle polveri fini e ultrafini, PM10 e PM2,5.

E’ il nodo genovese della rete "Che Aria Tira?", una rete indipendente di centraline low-cost, diffusa a livello nazionale, per il monitoraggio della qualità dell’aria.

E’ un progetto di Cittadinanza Attiva e di Citizen Driven Science, promosso dal Comitato Mamme No Inceneritore Onlus (un comitato di cittadini nato a Firenze) e realizzato grazie alla fondamentale collaborazione di Ninux Firenze, Fablab Firenze ed Epidemiologia e Prevenzione.

Le concentrazioni di polveri, misurate in continuo, saranno visibili in tempo reale sul sito www.cheariatira.it/genova/ ed è stata, inoltre, approntata una pagina web dedicata all'evento demolizionemorandi.biostatistica.net/

L'automonitoraggio dell'inquinamento da polveri fini ed ultrafini, causato dalla demolizione dell'ex Ponte Morandi si inscrive all'interno di un progetto, diffuso ormai in diverse regioni di Italia, in cui gruppi di cittadini si sono attivati per indagare l'inquinamento a cui sono esposti, con sempre maggior consapevolezza del danno per la salute che questo comporta.

La rete, composta da circa 130 centraline, oltre a quello genovese ha diversi altri nodi, tra cui i più grossi sono quelli nell'area fiorentina, nella Toscana del nord e in Vento. In totale i numeri della rete "Che Aria Tira?" sono davvero importanti: le centraline installate e funzionanti ad oggi sono presenti in ben 46 comuni, 16 provincie e 7 regioni d'Italia, e le richieste di nuove centraline e nuovi nodi sono all'ordine del giorno. Le centraline istituzionali comunicheranno dati medi orari, mentre quelle di "Che Aria Tira?" permetteranno di ricevere in continuo (ogni cinque minuti, e sul proprio cellulare), i valori medi delle concentrazioni di PM10 e PM2,5 misurati presso ognuna delle quattro centraline. Quindi saranno rilevati, immediatamente, eventuali picchi di polveri dovuti all’implosione delle due pile del ponte.

Da notare che i dati rilevati dalle singole centraline dipenderanno dalla direzione del vento al momento dell'esplosione. Poiché sono previsti venti da nord - fanno sapere - molto probabilmente sarà la centralina di via Porro, a circa 150 metri dalle pile, a rilevare per prima l’arrivo delle polveri e a registrare le concentrazioni maggiori.