cronaca

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Si è costituito nel carcere di Massa Carrara Salvatore Iemma, l'imprenditore edile di 47 anni che mercoledì sera ha ucciso al colpi di pistola l'ex moglie Antonietta Romeo nell'abitazione della donna a Sarzana. Iemma si è presentato al Corpo di guardia dell'istituto carcerario toscano concludendo così una fuga che è durata 24 ore.

All'uomo è già stato notificato l'ordine di custodia cautelare firmato dal gip di la Spezia Marta Perazzo.



L'UOMO ERA STATO RINVIATO A GIUDIZIO


Iemma era stato da poco rinviato a giudizio per estorsione al termine di una indagine per sfruttamento della prostituzione ed estorsione legato all' attività di un noto night club spezzino, chiuso tre anni fa. E' stato coinvolto in una indagine con altre diciassette persone, tutte rinviate a giudizio.

TRE COLPI DI PISTOLA, FATALE UNO AL TORACE

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo aveva esploso tre colpi tutti andati a segno. La donna, trovata in fin di vita, è deceduta durante il trasporto all'ospedale. La coppia era separata da oltre un anno e aveva quattro figli, tutti maschi, di cui uno maggiorenne. Il più piccolo, di 14 anni, era in casa al momento dell'omicidio. Iemma era poi fuggito su un'auto e nonostante i posti di blocco delle forze dell'ordine era riuscito a far perdere le tracce. Secondo alcune testimonianze, alcune settimane fa aveva espresso alcune battute infelici al bar del paese, confessando a un paio di conoscenti di avere avuto l'intenzione di ammazzare la donna.

LITIGAVANO SPESSO

"Antonietta e Salvatore litigavano spesso, ma mai ci saremmo aspettati che finisse così in tragedia'': così hanno detto i vicini di casa. La coppia, originaria della Calabria, si era sposata nel 1992. I litigi negli ultimi anni sarebbero stati frequenti. ''Erano comunque persone affabili e gentili, al di là delle difficoltà familiari'' commentano alcuni abitanti di via Turì, alla periferia di Sarzana, dove è avvenuto il delitto.