cronaca

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 Potrebbe essere arrivato il giorno decisivo per il Decreto Genova. Nelle prossime ore infatti dovrebbe arrivare l'ok definitivo dal ministero dell'Economia e Finanza e quindi il suo arrivo al Quirinale. "L'interlocuzione tra amministrazioni - spiegano fonti ministeriali - ha portato risultati. I suggerimenti sulle coperture elaborati dalla Registro di stato sono in corso di recepimento nell'articolato". 


All'interno del decreto legistativo speciale per Genova sono contenute tutte le modalità per l'abbattimento e la ricostruzione del viadotto Polcevera crollato il 14 agosto scorso causando la morte di 43 persone. All'interno tutti i provvedimenti di aiuto alle aziende colpite, al porto e agli sfollati. Oltre a questo si aggiungono la determinazione dei poteri da attribuire al commissario chiamato a svolgere la delicata funzione di gestione della ricostruzione. 

 
Un decreto al momento fantasma che si sta facendo attendere. Il governatore Toti e il sindaco Bucci nelle ultime ore hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per i ritardi di presentazione del Decreto. Il governo ha allontanato i dubbi sulle coperture finanziarie della misura per Genova, dopo che nel pomeriggio di martedì erano emerse preoccupazioni in questo senso. Da Palazzo Chigi in tarda serata è arrivata una nota che dovrebbe tranquillizzare: "Coperture su del Decreto Genova ok, arriva al Colle".  


Ma dal governo anche alle prime ore della mattina arrivano rassicurazioni: "In giornata il decreto va al Quirinale, deve andare al Quirinale. E' stato scritto tanti giorni fa ed è pronto". conferma questa mattina il vicepremier Luigi Di Maio. "E' stata data una interpretazione che il ministero dell'Economia voleva fermarlo, in realtà entro stanotte la ragioneria dovrebbe bollinarlo" ha proeguito.
Mentre sulla figura del commissario precisa: "Sarà nominato subito dopo che il decreto sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il nome? Ci stiamo lavorando e lo saprete a brevissimo. Avrà tutti i poteri per chiamare l'azienda migliore e fare il prima possibile. Ci sarà una procedura d'emergenza che non prevede massimi ribassi, cioè procedure che portano a preferire il risparmio di denaro rispetto alla qualità dei lavori". Di Maio non ha nascosto di preferire un'azienda di Stato: "Fincantieri potrebbe essere una buona opzione".  


"Non vorrei vedere regredire il Decreto Genova a un decretino, per esigenze di casse o per sottovalutazione del problema. Ci dispiacerebbe, così come riterremmo inaccettabile che le azienda e i cittadini che attendono un risarcimento dovessero da una normativa statale che si sovrappone a quelle locali essere aiutati meno rispetto a percorsi di Regione e Comune". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in conferenza stampa, Il governatore ha poi aggiunto: "Mi auguro che non sia modificato l'impianto concordato con il governo, con tutti gli aiuti e i sostegni previsti per il porto, il gettito Iva, gli aiuti alle imprese e agli sfollati, la viabilità. E il nome del commissario...". E proprio sul ruolo del commissario specifica: "Mi auguro che il commissario abbia una grande competenza in realizzazione di opere in condizioni molto difficili con esperienza tecnica, amministrativa, gestionale, di management in grado di darci un ponte nei tempi che abbiamo detto, tempi limite che questa città e questa regione possono aspettare. vrà dei poteri quasi bioblici".


Il decreto su Genova "è pronto, oggi o al massimo venerdì sarà firmato al Colle". Così il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, ha risposto ai cronisti che a margine di una conferenza stampa gli hanno chiesto informazioni sui tempi di arrivo del decreto al Quirinale.