cronaca

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E' stato approvato dal Senato il Decreto Genova. Voti favorevoli 167, contrari 49, astenuti 53. Dopo 93 giorni dal crollo di ponte Morandi la misura chiamata a gestire la fase di demolizione e ricostruzione del viadotto della A10 crollato il 14 agosto scorso è legge. Ora si attende solo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Subito dopo il voto è scoppiata la bagarre in Aula. La presidente del Senato Casellati ha sospeso momentaneamente la seduta per far placare gli animi. Con la conversione ufficiale del Decreto in legge il commissario Bucci entra così in possesso dei poteri a lui attribuiti per poter iniziare a lavorare.     

- IL COMMENTO DEL COMMISSARIO BUCCI

Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario alla Ricostruzione: "Con il voto del Senato il decreto Genova è legge. Continueremo a lavorare per la città come stiamo facendo dal 14 agosto: adesso lo faremo con pieni poteri per poter arrivare all’obiettivo di demolire e ricostruire il ponte in tempi certi e rapidi nell’interesse dei genovesi, delle attività produttive della città, dei quartieri in sofferenza, delle famiglie degli sfollati nel rispetto e in memoria delle 43 persone che hanno perso la vita nel crollo di ponte Morandi.
Come commissario procederò all’assegnazione dei lavori in base all’articolo 32 della direttiva Ue 24 del 2014, ovvero con una negoziazione diretta senza pubblicazione. Verrà fatta una lettera d’invito con una specifica tecnica e alle aziende interessate sarà fatta richiesta di progetto preliminare che dovrà rispondere a caratteristiche principali come la previsione della durata del ponte, costi e tempi di realizzazione. Quindi proseguiremo con l’aggiudicazione, la richiesta di dissequestro del ponte e l’inizio della demolizione.
Genova non si è mai fermata da quel giorno, adesso ha gli strumenti per rilanciarsi!".

"Il condono? Non sta a me giudicare, io penso a Genova, una città che deve crescere come stava tornando a fare. Sono campione mondiale del bicchiere mezzo pieno: il decreto che diventa legge risponde per il 95% alle nostre richieste, ci sono quasi 900 milioni euro che arriveranno per la rinascita di Genova".

Bucci ha parlato anche di viabilità: "Un grosso aiuto per la viabilità di Genova arriverà con l'ultimazione del lotto 10, il collegamento diretto tra la strada Guido Rossa e il casello autostradale di aeroporto".

"Questa sera - ha concluso Bucci - invieremo le lettere alle aziende interessate a portare avanti la demolizione e la ricostruzione di ponte Morandi, sono fiducioso di poter partire con la demolizione il 15 dicembre e con la ricostruzione già ad aprile"


- LE REAZIONI

A commentare la conversione del Decreto in legge anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. "Sento Bucci ogni quarto d'ora. Credo che abbia il coraggio, la grinta e la capacità per fare bene. Vedremo se gli strumenti saranno adeguati alla capacità del commissario".

"Io da oggi sono il signore che gira la clessidra, che conta i granelli che scendono. Tempi? Avevo previsto un percorso di 11-15 mesi, ma il Governo ha scelto un'altra strada e un percorso più tortuoso" ha concluso Toti.

Soddisfazione arriva dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: "Il mio intervento è solo per portare il ringraziamento a tutti i deputati per aver lavorato giorno e notte in queste settimane su un provvedimento che stanzia 300 milioni di euro per Genova e i genovesi, e chi oggi ha gioito l'ha fatto per i cittadini di Genova e per le 266 famiglie che hanno perso casa e che da domani avranno soldi stanziati per comprare finalmente una nuova abitazione". Il ministro ha così spiegato in Aula il perché del suo gesto di esultanza al termine del voto sul decreto Genova (avrebbe mostrato un pugno, secondo la senatrice Anna Maria Bernini).

"Quei 43 morti pesano sulla coscienza di tutti: francamente avrei desiderato un Aula diversa". Con un certo rammarico, rispetto agli scontri in Aula, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

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E' vero non ho fatto in tempo a votare: ma tutto sommato meglio così. Evidentemente era destino, il fato...". Lo dice il senatore M5s Gregorio De Falco commentando in transatlantico il fatto che non ha partecipato al voto sul dl Genova.

"Il decreto Genova è legge. Risorse e aiuti concreti alle famiglie che hanno perso la casa, sostegno a imprese e cittadini. Avevo promesso che non avrei mai abbandonato la città in ginocchio. Il governo è al vostro fianco, Genova si rialza". Lo scrive, in un tweet, il premier Giuseppe Conte in tasferta ad Abu Dhabi.

"Sono assolutamente soddisfatto, anche se speravo in un clima in Aula più rispettoso nei confronti di una tragedia che ha colpito la mia città e la mia regione. Mi rimane strano vedere un provvedimento approvato con un'astensione di buona parte del Senato, una larga maggioranza e con il cinema che ho visto oggi in Aula, che non rende onore al Senato né all'argomento che ha trattato oggi". E' il commento del viceministro ai Trasporti e Infrastrutture Edoardo Rixi.  "Se ci fosse stata un po' più di gestione dei vari gruppi, senza escandescenze nelle discussioni, probabilmente anche le espressioni da parte del governo non ci sarebbero state, mentre c'è stato un crescendo wagneriano in Aula che a mio avviso non fa onore a nessuno" ha conlcuso Rixi.

"Sono contento che sia passato il decreto Genova. Era la risposta che la città aspettava. Sono stato lì a incontrare albergatori e cittadini" questo il commento da Napoli del ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini.


Un punto fermo è stato messo, non è il miglior punto di partenza possibile e poteva essere fatto in modo più veloce, ma finalmente c’è, ed è già qualcosa, almeno si può partire con l’individuazione di chi eseguirà materialmente il ponte, perché a Genova e in Liguria la priorità è rimuovere il blocco della mobilità di uomini e merci, innanzitutto per il porto”, spiega Luca Maestripieri, Segretario Generale Cisl Liguria. Che aggiunge: “Sono sincero, speravo in maggiori fondi per le imprese, non solo della zona rossa e di quella circostante, ma anche per quelle portuali e per quelle di tutta la regione che subiscono un aggravio dei costi dei trasporti e la riduzione della capacità competitiva. Tutto quello che è stato aggiunto rispetto alla stesura originaria del decreto è frutto del pressing del sindaco Marco Bucci e dell’unità d’azione tra sindacato, associazioni di categoria e Camera di Commercio. La cassa in deroga c’è. Convinceremo chi di dovere ad allargare l’area di applicazione, sperando che i fondi possano bastare. Vigileremo che, come dice il ministro, il decreto venga integrato dai fondi della manovra di bilancio che attendiamo, così come attendiamo, ora, che i commissari per l’emergenza e per la ricostruzione ci convochino quanto prima”, conclude il Segretario Generale della Cisl Liguria.