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Scoppia la polemica sui debiti della Pubblica amministrazione. Matteo Renzi assicura che i soldi ci sono e che l'impegno è stato mantenuto. "Tutti coloro che hanno avuto un debito e devono avere dei soldi possono averli iscrivendosi al sito del ministero dell'Economia. Chi va sul sito del governo trova la pratica per poter ricevere i denari. Intanto i soldi ci sono e quindi il 21 settembre l'impegno a pagare i debiti 2013 è mantenuto", dice Renzi.

"Gli unici non pagabili al momento sono" i debiti della pubblica amministrazione su investimenti. "Non 60 miliardi, come abbiamo letto, ma una cifra che oscilla tra 2 e 3 miliardi, che rischiano di farci sforare il 3%; vincolo europeo che intendiamo onorare e rispettare", precisa Palazzo Chigi. "Le risorse ci sono - afferma -, ma rimane il problema di rispettare il patto di stabilità".

CONFINDUSTRIA -
Le aziende sono in difficoltà anche per i debiti della pubblica amministrazione. E' quanto ha detto in sintesi il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi su Sky Tg24. La questione dei debiti della P.a ha detto "è una vicenda partita molto tempo fa, sono andato anche a parlarne con il presidente della Repubblica","un imprenditore mi ha detto che dalla Regione Calabria i pagamenti si ricevono anche oltre i 700 giorni".

GRILLO SUL BLOG - "Non ci sono santi che tengano. Ecco l'ennesima bugia del nostro premier che, balla dopo balla, ci sta portando verso il baratro. Nel salottino di Bruno Vespa, a marzo scorso, Renzi aveva promesso che avrebbe liquidato entro oggi (giorno di San Matteo) gli oltre 60 miliardi di pendenze arretrate delle pubbliche amministrazioni. Basta farsi un giro sul sito del Mef o leggere i giornali per scoprire che siamo a circa 30 miliardi effettivamente erogati. Tra l'altro si tratta di soldi in gran parte stanziati dai governi precedenti, per cui i meriti di Renzi sono pressoché pari a zero. Ora siamo curiosi di sapere se il capo del governo smaltirà qualche chilo andando a piedi in pellegrinaggio a Monte Senario". E' quanto si legge in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. "In ogni caso - prosegue - ci colpisce tanta superficialità del premier. Il M5S, dal canto suo, continua a lavorare accanto alle Pmi e, infatti, chiediamo al governo di sbloccare il decreto attuativo già scaduto per la compensazione delle cartelle Equitalia con i crediti verso la Pa. Inoltre ricordiamo a Palazzo Chigi che si avvicina la scadenza del 30 settembre, termine entro cui si sono impegnati a sbloccare il fondo di micro-credito per le piccole e medie imprese".

FORZA ITALIA -- "La pubblica amministrazione deve pagare almeno altri 60 miliardi alle imprese, una trentina di quelli stanziati e altrettanti da stanziare. E si tratta di debiti accumulati al 31/12/2012. Per non parlare del mancato rispetto della direttiva europea. Queste sono le cifre che il governo e le altre pubbliche amministrazioni non possono contestare. Resta quindi ancora molto da fare a Palazzo Chigi per impedire che molte imprese continuino a fallire per troppi crediti. Lo Stato deve dare il buon esempio facendo il proprio dovere prima di chiedere ai cittadini di farlo". Lo dichiara in una nota Antonio Tajani (FI), Vicepresidente del Parlamento Europeo.