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Preoccupazione da Ucina: "Il Nautico ci costerà 300mila Euro di più"
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 Non c'è pace nella querelle legale sulla Nuova Darsena di Genova, quella che il cantiere Amico & Co vorrebbe utilizzare per il suo progetto sul refitting degli yacht: dopo la concessione rilasciata dall'Autorità di Sistema, lo stop del Tar della Liguria (che aveva accolto il ricorso della I Saloni Nautici, società del gruppo Ucina che organizza il Salone di Genova), ecco arrivare il Consiglio di Stato che ha accolto la richiesta di sospensiva dell'efficacia della sentenza del Tar.

In sostanza Amico, in attesa della sentenza di merito (che dovrebbe arrivare tra più di un anno), avrà la possibilità di portare avanti i suoi lavori e occupare le aree di mare e di terra che sono state conferite dalla concessione. 

In questo modo il Consiglio di Stato consente a entrambi i soggetti (Amico e Saloni Nautici) di proseguire con le rispettive attività che, per effetto della sentenza del Tar (che aveva annullato la concessione) sarebbero state abusive.

Fonti qualificate di Ucina, però, manifestano preoccupazione per la decisione del Consiglio di Stato poiché i lavori già iniziati nella Darsena (eliminazione dei 'corpi morti' e delle catenarie dalla banchina H) comporteranno ulteriori investimenti quantificati in 300mila Euro, un colpo duro per la più importante manifestazione internazionale organizzata a Genova.