spettacoli

6 minuti e 0 secondi di lettura
Ultimo fine settimana di novembre con molte novità nelle sale cinematografiche. Tra i più attesi 'Ogni maledetto Natale', irriverente commedia firmata dal team di Boris, con un cast tricolore straordinario. 

Tornano i pinguini di Madagascar, film d'animazione che è lo spin-off della serie DreamWorks con protagonista la scalmanata banda di uccelli acquatici che già si era guadagnata lo spazio di una serie tv tutta sua. Buoni sentimenti, impegno civile e una discreta dose di indignazione sono quanto promesso da 'Trash'. 

Iraniano è invece Melbourne, film presentato con successo alla Settimana della critica nel corso del Festival di Venezia 2014 che racconta di una giovane coppia in procinto di partire per l'Australia che si ritrova bloccata e di fronte ad un evento tragico che rischia di sconvolgere la loro vita.


I PINGUINI DEL MADAGASCAR
Regia Simon J. Smith
Genere: Animazione Durata 92’

Il film è uno spin off della fortunata serie di film d’animazione ‘Madagascar’ con i pinguini che finalmente si conquistano una pellicola tutta per loro. Skipper e la sua squadra – la mente Kowalski, il braccio Rico e il giovane Soldato – vengono reclutati da Classified e il gruppo “Vento del Nord”  per sventare i piani malvagi dell’invidioso polipo Octavius Tentacoli, deciso a spazzare via la loro specie.


MELBOURNE
Regia: Nima Javidi Con: Negar Javaherian, Payman Maadi
Genere: Drammatico Durata: 91’

Amir e Sara sono in procinto di trasferirsi a Melbourne per continuare i propri studi. Nelle poche ore che li separano dal volo, i due stanno sistemando le ultime cose nel proprio appartamento. Con loro, in casa c’è la figlia neonata dei vicini perché la tata è dovuta uscire e l’ha affidata alla coppia. Mentre i preparativi per la partenza continuano, e dopo aver chiamato il padre della piccola perché venga a prenderla, Amir e Sarah dovranno fare i conti con un evento tragico che rischia di sconvolgere la loro vita.


OGNI MALEDETTO NATALE
Regia: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo Con: Alessandro Cattelan, Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Francesco Pannofino, Laura Morante, Caterina Guzzanti
Genere: Commedia Durata: 96’

Dopo il successo di ‘Boris’ il trio Ciarrapico, Torre, Vendruscolo firma una nuova commedia sulla forza dell’amore e la potenza distruttiva del Natale, raccontato come il più grande incubo sociale e antropologico.
 Massimo e Giulia hanno storie e vite molte diverse. Quando si incontrano però scatta il colpo di fulmine. Solo, c’è un problema: il Natale si avvicina minaccioso. La decisione di trascorrere le feste con le rispettive famiglie si rivelerà un'insospettabile catastrofe dai risvolti tragicomici. E dunque: potrà il loro amore sopravvivere al Natale? Un cast d’eccezione per un ritratto “di famiglie” satirico e sentimentale insieme.


CUB – PICCOLE PREDE
Regia: Jonas Govaerts Con: Maurice Luijten, Titus de Voogdt, Stef Aerts
Genere: Horror Durata 85’

Film curioso, perché si tratta di un horror che viene dal Belgio, cinematografia pochissimo conosciuta dal grande pubblico, fratelli Dardenne a parte. Sam, un ragazzino di dodici anni, si avvia verso il consueto campo estivo con gli altri boy scout. Introverso e misterioso, non riesce a fare amicizia con gli altri che, invece, lo emarginano e lo deridono. Pian piano mentre gli scherzi ai danni del ragazzino iniziano a farsi più pesanti, cominciamo a capire che la vittima è meno indifesa del previsto e il gruppo si renderà presto conto che sta tormentando il boy scout sbagliato...


MIO PAPA’
Regia: Giulio Base Con: Donatella Finocchiaro, Ninetto Davoli, Giorgio Pasotti
Genere: Drammatico Durata: 93’

Lorenzo è un uomo a cui piace la libertà: lavora come subacqueo su una piattaforma poco distante dalla costa adriatica (e nella sua professione è uno dei migliori) ma non vuole nessun legame, se scende sulla terraferma è solo per divertirsi. Finché una sera incontra Claudia, bella e diversa dalle altre. Con lei è subito passione, forse amore, però Claudia non è sola: ha un figlio, Matteo, sei anni.
Lorenzo da principio vede la cosa come un ostacolo, ma dopo qualche scontro nasce tra i due una sorta di complicità, affetto, un vero rapporto tra padre e figlio.
Il destino porterà poi gli eventi verso una conclusione inaspettata.


TRASH
Regia: Stephen Daldry Con: Martin Sheen, Rooney Mara, Wagner Moura
Genere: Avventura Durata: 115’

Dal regista di ‘Billy Elliott’, ‘The hours’ e ‘The reader’, il film racconta di due ragazzini di una favela di Rio che scavando come ogni giorno fra i detriti di una discarica locale trovano un portafoglio senza immaginare che questa scoperta cambierà le loro esistenze per sempre. Solo quando si presenta la polizia, disponibile addirittura a offrire una generosa ricompensa per la restituzione, i ragazzi, Rafael e Gardo, realizzano di avere in mano qualcosa di molto importante. Dopo aver coinvolto l'amico Rato, il trio affronta una straordinaria avventura per scappare dalla polizia e scoprire i segreti contenuti nel portafoglio.


IL FILM DELLA SETTIMANA
  di Dario VASSALLO


IL SALE DELLA TERRA
Per una volta, non un film di ‘fiction’ ma un documentario, da andare assolutamente a vedere per molti motivi, a partire dal fatto che unisce – nella sua composizione – due figure straordinarie, ciascuna nel proprio campo: Sebastião Salgado e Wim Wenders. Per quasi quattro decenni, il fotografo brasiliano ha attraversato i continenti sulle tracce di una umanità in continuo cambiamento, testimoniando i grandi eventi della nostra storia recente e focalizzando il suo obiettivo su tematiche scottanti come i diritti dei lavoratori, la povertà, gli effetti distruttivi dell’economia di mercato e su conflitti internazionali, carestie, genocidi e migrazioni.

Un fotografo ‘sociale’, si potrebbe dire, di cui ‘Il sale della terra’ traccia una sorta di percorso artistico e umano, complici il figlio Juliano Ribeiro Salgado e l’autore di grandi capolavori del cinema come ‘Nel corso del tempo’, ‘Paris, Texas’, ‘Il cielo sopra Berlino’ e ‘Buena Vista Social Club’ che lo hanno co-diretto.

Presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes e poi al Festival Internazionale del Film di Roma, l’obiettivo – perfettamente riuscito – è quello di presentare davanti ai nostri occhi un territorio vergine con paesaggi mozzafiato attraverso un racconto che diventa in definitiva da un lato un omaggio alla bellezza del pianeta in cui viviamo ma dall’altro un monito su come la nostra sconsideratezza di esseri umani rischi di distruggerlo.

Il tutto mescolando insieme vita privata e professionale di Salgado, di cui Wenders si è innamorato dopo aver comprato due sue fotografie. C’è una frase fondamentale che viene detta ad un certo punto: “Una foto non parla soltanto di chi è ritratto, ma anche di chi ritrae” ed è il concetto che fa da sfondo a tutto il documentario che alla fine lascia lo spettatore stupito e attonito, interdetto e affascinato, tra un’etica e un’estetica che in questo caso si sovrappongono in maniera incredibile e straordinaria costruendo cento minuti di grande cinema.