politica

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Guido Crosetto, ex sottosegretario, cofondatore di Fratelli d’Italia-AN, dopo una complicata militanza nel Pdl, grazie a un contratto di consulenza sarà uno dei nuovi uomini forti di Finmeccanica. Un politico di ritorno, per una società di Stato che da sempre soffre di ingerenze politiche. Qui non c’è da discutere di capacità e competenze professionali, né di altro che non sia una sola cosa: l’eleganza della scelta. Laddove per eleganza si intende opportunità.

Dunque: Mauro Moretti è arrivato in Finmeccanica con il pedigree dei risultati conseguiti alla guida delle inguidabili Ferrovie dello Stato e ponendosi l’obiettivo di ribaltare il gruppo. Laddove per ribaltare si intende rottamare le prime e le seconde linee del gruppo aerospazio & difesa, squassato dai debiti e da un’infinita catena di scandali e scandaletti. Questa, almeno, la mission affidatagli dal suo amico premier, Matteo Renzi, titolare del copyright sulla rottamazione.

E allora: basta controllate con veste di Società per azioni autonome, con presidenti, amministratori delegati e consigli d’amministrazione farciti di politicanti trombati, amici e amici degli amici. Fine, stop, si volta pagina. Anzi: si cambia verso. Il vento del rinnovamento è impetuoso, Moretti si porta gli uomini più fidati dalle Ferrovie, perché notoriamente far andare Intercity e Frecce Rosse è un po’ come spedire satelliti in cielo, costruire elicotteri e carrarmati, e soprattutto venderli, e poiché il personale reclutabile dalle rotaie non basta, bisogna cercare anche dirigenti in giro per il mondo.

Perdiana, siamo globali mica provincialotti della periferia romana.
Mentre dà la caccia a queste teste finalmente pensanti, perché bene che vada in Piazza Montegrappa sono tutti dei ciucci super raccomandati, Moretti dà anche la caccia alle parentele interne (tramite un questionario in veste di autocertificazione), dice che le auto di servizio sono un lusso che non ci può più permettere e avanti di questo passo. Capi e capetti di Finmeccanica e delle sue controllate si vedono dare i voti come se fossero al semaforo: se beccano il rosso possono già preparare le valigie, con il giallo stiano in campana perché il boss gli è con il fiato sul collo, mentre il verde non è del tutto una promozione. Semmai l’avvertimento che per adesso le cose vanno, ma occhio a non sgarrare.

Del resto, manager buoni servono dovendo redigere e implementare il nuovo piano industriale, mentre bisogna confrontarsi con cinesi, giapponesi e francesi visto che ci sono da vendere (sic!) Ansaldo Sts e Ansaldo Breda. E’ il ramo trasporti, di cui come i suoi predecessori Moretti vuole disfarsi perché a furia di stare nelle Fs dev’essersene stufato. Altro che creare un polo trasportistico nazionale come invece diceva quando stava dall’altra parte.

Ma tant’è, tutto bene comunque, perché Finmeccanica di una bella ripulita aveva in effetti bisogno. E pazienza se dopo gli avvisi di garanzia in Regione Emilia Romagna e poi in Eni – prima di sapere (?) che sarebbe toccato pure al padre per una piccola storia genovese - il premier scopre che essere indagati “non può pregiudicare la carriera politica o imprenditoriale di una persona”. Tutto bene lo stesso, se non fosse che, all’improvviso, il rottamatore-rinnovatore-moralizzatore Moretti viene folgorato dalle virtù taumaturgiche di Guido Crosetto. Il quale la competenza in materia ce l’ha, per i suoi trascorsi professionali tornati a essere presente, ma come già ricordato Crosetto è qualcosa in più: è un ex fedelissimo di Berlusconi, seppur fra i primi a dichiararsi deluso dall’ex Cavaliere, è tra i fondatori di Fratelli d’Italia-AN con Ignazio La Russa (che una qualche presenza indiretta in Finmeccanica l’ha avuta) ed è un ex parlamentare che ha ricoperto incarichi di governo. Allora, quel di più diventa eccesso e si sa che il troppo stroppia.

Ora: con tutta la gente che sta in giro per il mondo e certo è disponibile a farsi reclutare in un grande gruppo, proprio su Crosetto doveva andare a parare Moretti? Se l’idea è sua diciamo che il guizzo di fantasia gli è riuscito male. Se, invece, è stato l’amico Matteo a suggerirgliela, allora bisogna prendere atto che il coriaceo Moretti ha smarrito la favella dell’uomo che sapeva mandare al diavolo i politici. In un caso e nell’altro, Crosetto in Finmeccanica è una mossa politicamente inopportuna che risponde alle logiche di sempre. Alla faccia della rottamazione laddove la si intenda come rinnovamento. Evviva il Paese dei Gattopardi.