cronaca

6 minuti e 3 secondi di lettura
 Al momento sono 39 le vittime accertate a causa del crollo del viadotto autostradale Morandi a Genova. 39 tragiche storie di vite spezzate all'improvviso, inghiottite dalle macerie. Alcune devono ancora essere identificate, ma di altre si conoscono già le generalità.

Famiglie in partenza per le vacanze. E' il caso di Roberto Robbiano, 44 anni, tecnico informatico dell’azienda Selt, la moglie Ersilia Piccinino, di 41, e il loro piccolo Samuele, di 9 anni. Erano appena partiti dalla loro abitazione di Voltri per raggiungere il porto e imbarcarsi su un traghetto con meta la Sardegna.
Ma anche Andrea Vittone, 49 anni, la compagna Claudia Possetti, 48 anni, Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, figli della donna hanno perso la vita prima di poter arrivare a destinazione. Le vittime sono di Pinerolo e abitavano nel quartiere Tabona. Vittone é originario di Venaria Reale (Torino), la compagna di Cavour (Torino).

Ma in direzione o di ritorno dalle vacanze non c'erano solo famiglie.
Sono stati individuati nelle prime ore della giornata di oggi ed estratti dalle macerie del ponte di Genova i corpi di quattro ragazzi di Torre del Greco (Napoli) di cui non si avevano notizie da ieri e che erano diretti prima a Ventimiglia e poi in Spagna per vacanza. A darne notizia è stato il sindaco della città vesuviana. Le vittime sono Giovanni Battiloro, 29 anni, Matteo Bertonati, 26; Gerardo Esposito, 26; Antonio Stanzione, 29 anni, quattro giovani amici.

Alberto Fafani, 32 anni di Firenze, e Marta Danisi, 29 anni di Sant'Agata Militello (Catania), erano fidanzati e stavano tornando insieme dalle vacanze quando la loro auto è precipitata nel vuoto. "L'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e l'Università di Pisa "si stringono con commozione alla famiglia del medico specializzando in Medicina interna, Alberto Fanfani. A loro si associa nel cordoglio il professor Stefano Taddei, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina interna, che il giovane medico frequentava con profitto al V anno, prestando servizio nelle varie Unità operative di Medicina dell'ospedale". Così una nota, in cui si aggiunge che "Marta Danisi, in viaggio con lui, è giovane infermiera che ha prestato servizio nell'Aoup dal 2014 al 2017, prima in Radiodiagnostica e successivamente in Medicina generale IV, prima di trasferirsi in un altro ospedale. Anche in questo caso l'Aoup, con il Dipartimento delle professioni infermieristiche, esprime sincera vicinanza e partecipazione alla sofferenza della famiglia in queste ore di concitazione e di grande dolore".

Non stava partento per le vacanze, ma soltanto facendo una strada abituale Elisa Bozzo, 34 anni. Partita come sempre da Busalla viaggiava su una Opel nera. Ieri l'appello sui social degli amici per rintracciare "La Ely", poi in tarda serata si è spenta ogni speranza.

Anche Luigi Matti Altadonna, 35 anni, di Borghetto Santo Spirito era abituato a percorrere quel tratto autostradale: da tempo viveva a Genova e lavorava per il grande magazzino “Mondo Convenienza”. Tra i morti, Erazzo Trujillio Carlo, di 27 anni, originario di Arezzo.

E' stato trovato questa mattina Giorgio Donaggio, imprenditore savonese ed ex campione di moto traial, che da ieri risultava disperso. Oggi, il ritrovamento all’interno dell’ abitacolo della Volvo su cui stava viaggiando in direzione di Santa Margherita Ligure.

C'è chi poi, in quel momento si trovava al lavoro, in un giorno come un altro. Come l'autotrasportatore napoletano Gennaro Sarnataro di 43 anni. I parenti sono arrivati in tarda mattinata alla camera mortuaria dell'ospedale San Martino per svolgere le pratiche burocratiche. La vittima si occupava di trasporto di ortofrutta e stava rientrando in Italia dalla Francia. "Era un grande lavoratore, una persona perbene" è lo stringato commento dei familiari davanti all'obitorio.

Andrea Cerulli, 48 anni, era un portuale della Culmv, ma era anche un tifoso sfegatato rossoblu, attivo membro del Genoa Club Portuali. E ieri stava andando al lavoro al terminal Vte.

Marjus Djerri e Edy Bokrina, invece, erano sul furgone Qubo della EuroPulizia. Dovevano effettuare alcuni lavori in una ditta di Rapallo. Sono stati estratti della macerie davanti a mamma, papà e mogli. Juan Carlos Pastenes, 64 anni, invece di professione faceva lo chef. Originario di Santiago del Cile, viveva a Genova da più di trent’anni. 

Erano stati assunti il 2 luglio scorso Bruno Casagrande, di 35 anni, e Mirko Vicini, di 31 anni, residenti nel Ponente genovese, i due operai dell'Amiu (Azienda comunale dell'ambiente) che si trovavano nell'isola ecologica di Campi investita dal crollo del ponte Morandi. Il corpo di Casagrande è già stato identificato, mentre Vicini risulta ancora disperso, ma con il passare delle ore sono sempre meno le speranze di trovarlo in vita. Entrambi avevano firmato un contratto stagionale, di durata trimestrale. "Già l'anno scorso avevano lavorato d'estate all'Amiu, entrando in graduatoria, e quest'anno sono stati richiamati" spiega Valter Dambros Rosso (rsu Cgil Amiu).

Ci sono anche degli stranieri tra le vittime. Uno è il camionista romeno Marian Rosca che viveva a Parigi. "Mio fratello faceva l'autista per la ditta di traslochi Alba Demenagements - racconta il fratello - era alla guida del tir che è precipitato dal ponte, con lui anche il suo collega Anatolii Malai, di cui però non sappiamo niente. Girava tutta l'Europa e stavano tornando a casa". Oltre al fratello di Rosca, davanti alla camera mortuaria dell'ospedale San Martino di Genova, anche la compagna e il datore di lavoro, in cerca di notizie di Malai. "Non sappiamo niente - dice il datore di lavoro - il suo corpo non è ancora stato trovato. Ora aspettiamo di poter sbrigare tutte le pratiche per poter riportare i corpi in Romania, ma non sappiamo quanto ci vorrà".

Tre sono francesi. Lo comunica il Quai d'Orsay in una nota. "Il ministero degli Esteri è addolorato nel confermare la presenza di tre francesi tra le vittime della catastrofe di Genova", è scritto nel comunicato in cui si sottolinea che l'unità di crisi del ministero, l'ambasciata francese a Roma e il consolato a Milano "continuano a seguire in tempo reale l'evoluzione della situazione in contatto con le autorità italiane". Partiti da Montpellier erano diretti all’imbarco per la Sardegna. Sono stati identificati grazie a un orecchino e a un braccialetto. Si chiamano Nathan Gusman, 20 anni, Melissa Artus di 22 e Nemati Alizè Plaze di 20.

Fra le vittime del crollo del ponte Morandi a Genova vi sono anche sei latinoamericani: tre cileni, un peruviano, un colombiano ed un dominicano, secondo quanto hanno reso noto le autorità di Cile, Perù e Colombia, e la prefettura di Genova. Il ministero degli Esteri cileno ha confermato che hanno perso la vita il cuoco Juan Carlos Pastenes, la moglie Nora Rivera e un amico di famiglia, Juan Figueroa, artigiano e residente nel capoluogo ligure. Le autorità di Lima invece hanno indicato il decesso del giovane Carlos Jesús Erazo Trujillo, 27 anni, che viaggiava con la fidanzata italiana, pure morta. Il ministero degli Esteri di Bogotà ha reso noto che fra le vittime c'è un colombiano, di cui non è stata fornita l'identità. La Prefettura di Genova, infine, segnalando la morte di una giovane aretina, aveva precisato che essa era con il fidanzato, Carlos Jesus Erazzo Trujillo, cittadino della Repubblica dominicana.