cronaca

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Sono iniziati questa mattina gli interrogatori nell'ambito dell'inchiesta sul crollo di ponte Morandi avvenuto lo scorso 14 agosto causando la morte di 43 persone.

Il primo a recarsi in procura a Genova è stato Salvatore Bonaccorso, uno dei 20 indagati. Si tratta di uno degli ingegneri del provveditorato relatori del parere sul progetto di retrofitting strutturale del viadotto, è arrivato in procura con il suo avvocato Giovanni Ricco.

Ma Bonaccorso si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm Massimo Terrile. Bonaccorso, assistito dall'avvocato Giovanni Ricco, è dirigente del Provveditorato e membro del comitato tecnico che approvò il progetto di retrofitting. "Ci siamo avvalsi - ha detto il legale - perché nell'avviso a comparire non ci è stata data una indicazione sommaria di cosa ci viene contestato. Tra una settimana ci faremo interrogare di nuovo quando vedremo un po' di atti".

Anche Antonio Brencich, membro del comitato tecnico del provveditorato, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm. "Le indagini sono in una fase primordiale - ha detto l'avvocato Anna Francini, dello studio Padovani di Pisa - e quindi non è ancora opportuno parlare. Quando la procura circostanzierà le accuse, il professore non avrà remore a rispondere ai magistrati".

Lunedì l'atteso interrogatorio con l'Ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci