cronaca

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 "Una visione apocalittica, una cosa gigantesca si è sbriciolata come il cristallo". Così Alessandro Jelenich, un testimone del crollo del ponte Morandi ricorda a distanza di mesi quel 14 agosto. "Ho sentito un rumore fortissimo e ho visto cadere la trave superiore sul ponte. Dopo pochi istanti ho visto le crepe sul pilone, dal basso verso l'alto, e staccarsi lunghissime sezioni dello stesso". Quel giorno Jelenich stava riparando attrezzi agricoli alle spalle della pila 11.


"Subito ho pensato a un tuono o a un fulmine caduto nelle vicinanze, ma appena mi sono girato ho visto il ponte che non stava più in piedi. Ho visto venature dal basso verso l'alto svilupparsi a una velocità' incredibile, ho ancora quelle immagini davanti agli occhi in 5 secondi è venuto giù tutto. Ho pensato a un terremoto". Jelenich ricorda: "L'architrave che teneva gli stralli, l'ho vista cadere leggermente ruotata, forse per lo strappo dei materiale ferrosi all'interno degli stralli, ma saranno i tecnici a ricostruire l'accaduto. Poi un silenzio irreale e fumo: non credevo ai miei occhi. Dopo circa 15 minuti le sirene e i primi soccorsi. Una scena indimenticabile".