cronaca

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C'è un accordo a Ginevra tra Usa, Russia, Ue e Kiev per una de-escalation della crisi ucraina, come auspicato anche da Vladimir Putin nella sua annuale 'linea diretta con il Paese', dove si è minacciosamente augurato di "non dover usare la forza in Ucraina" contro un governo che "sta portando il Paese verso l'abisso".


Per il momento si tratta solo di una speranza di svolta, come ha ammonito con estrema cautela in serata Barack Obama, ribadendo che l'opzione militare non è sul tappeto, ma anche che gli Usa continuano a coordinarsi con gli alleati europei e a preparare eventuali altre sanzioni contro la Russia se le intese non dovessero concretizzarsi. Il documento svizzero prevede una serie di "passi concreti", come il disarmo di tutti i gruppi armati illegali, la restituzione di tutti gli edifici occupati, lo sgombero di tutte le strade e i luoghi pubblici, l'amnistia per quanti accetteranno tali condizioni, tranne quelli accusati di reati gravi. Insomma, un "disarmo bilanciato", sorvegliato e coadiuvato dagli osservatori dell'Osce.


C'è anche l'impegno ad una riforma costituzionale, insieme all'invito ad astenersi dalla violenza e ad avviare un dialogo nazionale.