porti e logistica

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Passa da Turchia e Nord Africa il rilancio dei porti italiani. Secondo le stime Censis è previsto che i traffici del Mediterraneo con l'Italia registreranno un trend in aumento, passando dagli 80 milioni di tonnellate del 2010 a 200 milioni di tonnellate del 2015. Questi i dati diffusi al convegno "Nord Africa e Turchia: più opportunità o più rischi per i porti italiani?", organizzato dall'Autorità Portuale di Savona con l'International Propeller Club e il quotidiano economico Milano Finanza. A parlare del tema, esperti del settore come Vte, Coscon, Assiterminal, Gruppo Messina, Terminal Frutta Genova, Cna, Studi e ricerche per il Mezzogiorno, D'Amico Navigazione.

Nel corso del convegno è stato evidenziato che nel Mediterraneo transita attualmente il 19% del traffico marittimo mondiale e oltre il 70% dei mega yacht. Nello stesso tempo la crescita del commercio della Cina registra numeri impressionanti: nel 2010 movimentava 8 milioni di tonnellate di merci, nel 2015 raggiungerà quota 20 milioni di tonnellate. In crescita anche i Balcani, da 14 a 23 milioni di tonnellate.

L'Italia attualmente è al primo posto a livello comunitario in termini di merci trasportate lungo le rotte di 'short sea shipping' all'interno del bacino Mediterraneo: oltre 220 milioni di tonnellate di merci (quasi il 40% del totale). L'interscambio commerciale ammonta in termini economici a 57,7 miliardi di euro (oltre il 70% ascrivibile al trasporto marittimo). 

Il vero fenomeno emergente in termini di business sono Nord Africa e Turchia. Negli ultimi anni si è assistito a un proliferare di nuovi servizi di trasporto marittimo di linea fra Italia e Nord Africa. Le Autorità Portuali italiane fanno a gara per stringere accordi bilaterali con gli scali affacciati sulle sponde opposte del Mare Nostrum.