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Arrivato il ministro dell'Interno Angelino Alfano
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Seconda giornata del 46/o congresso dei giovani industriali a Santa Margherita Ligure. L'assemblea, che va in scena al Grand Hotel Miramare, è intitolata 'Niente Storie, facciamo la storia', un momento di confronto tra imprenditori e politici sulle prosepettive dell'economia locale e nazionale.

LE DICHIARAZIONI


MOGHERINI - "Possono esserci delle procedure di infrazione" per gli Stati che "non rispettano le regole". Così l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, in collegamento da Bruxelles, rispondendo alla domanda se rispetto ai Paesi che costruiscono muri sono ipotizzabili sanzioni. "Le regole sono regole", ha detto, "esistono dei sistemi di infrazione per gli Stati che non rispettano le regole, che loro si sono dati, e questo vale, come nei bilanci, in tutti i settori".

MARCEGAGLIA - "Siamo di fronte ad una impresa che ha sofferto molto: tre anni di commissariamento le hanno fatto ridurre moltissimo la produzione e la capacità di stare sul mercato. però è ancora una opportunità", ha detto dell'Ilva Emma Marcegaglia che (dopo aver detto sorridendo: "sono parte in causa, il mio giudizio è un po' di parte") ha aggiunto: "Quindi mi auguro che questo processo di privatizzazione vada avanti, e vada avanti nel migliore dei modi. Poi vinca il migliore".

"Siamo in territorio completamente inesplorato", ha proseguito, come presidente di Business Europe, parlando del rischio Brexit. "Sono preoccupata, perché potrebbe innescare un meccanismo di non credibilità nei confronti del progetto europeo, tensioni forti sui mercati finanziari globali, problemi all'economia della Gran Bretagna. Un calo della crescita in Gran Bretagna ma anche in tutta Europa" "Mi auguro - ha aggiunto la past president di Confindustria - che Brexit non succeda".

MESSINA - "Il trasferimento di un maggior quantitativo di merci sul trasporto ferroviario invece che su quello stradale è un tema centrale. Non comporta grandi investimenti e tante regioni ci stanno lavorando". A dirlo è Stefano Messina, vice Presidente di Confindustria Genova e presidente del Gruppo Messina.

"Il rischio è che si parli tanto di infrastrutture come il Gottardo piuttosto che il Terzo Valico, ma che poi ne beneficino i porti del Nord Europa. Il problema qui non è che i porti liguri non vanno a prendere la merce nel Sud della Germania. Il problema è che i porti del Nord Europa, come già fanno, vengono a prendere merce del Nord Italia. Se non si fa qualcosa, i porti del Nord Europa prenderanno paradossalmente anche la merce dalla Liguria. Mi sembra che il ministro Delrio abbia le idee molto chiare e l'auspicio è che le nostri istituzioni - con la responsabilità che ci dobbiamo prendere noi imprese - si vada i questa direzione con grande coordinamento, perché è una grande occasione e mi sembra che il goveno sia molto sensibile e attento".

SCALFAROTTO
- "La mia opinione è che i lavoratori debbano essere trattati tutti alla stessa maniera". Così il sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, ha risposto alla domanda sull'articolo 18 dei dipendenti pubblici. "C'è chi giustamente sostiene che lo Stato non sostiene un rischio di impresa", ha proseguito. "Io rispetto naturalmente la sentenza della Cassazione, ma ritengo che questo sia un tema su cui lavorare".

"Non basta risolvere le crisi, bisogna fare di questo Paese un luogo dove sia più semplice fare impresa" sia dall'Italia stessa sia "per chi vuole investire dall'estero", ha affermato Scalfarotto, sottolineando che "per questo sono importanti anche le riforme che sta facendo il governo. Penso - ha proseguito - soprattutto alla riforma costituzionale che, ad esempio, dal punto di vista della semplificazione dei rapporti tra Regioni e Stato centrale ridurrà le incertezze per chi opera nel campo economico, al fatto che un sistema istituzionale più solido rende l'Italia un partner istituzionale più affidabile". "Vogliamo che il Mise sia la casa delle imprese", una casa "trasparente", ha inoltre affermato Scalfarotto.

ALFANO - "I migranti vanno a Ventimiglia perché vogliono andare in Francia. Noi siamo un grande Paese ed una grande democrazia che accoglie, ma l'accoglienza la facciamo dove diciamo noi. Non possono scegliere i migranti dove andare perché altrimenti nasce un problema gravissimo con la Francia", ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Continueremo a lavorare per non far arrivare i migranti a Ventimiglia e perché quelli che sono lì vengano trasferiti, con tutte le cautele e tutta l'assistenza, in altri centri di accoglienza perché non possono essere i migranti a scegliere dove essere accolti".

All'interno di Area popolare c'è chi ipotizza un appoggio esterno al Governo, c'è un progetto di nuovo centrodestra? "Abbiamo sostenuto questo Governo - ha risposto Alfano - perché ha fatto le cose per le quali abbiamo prodotto una dolorosa rottura tre anni fa e voglio ricordare a tutti che se si arriva a un metro dal traguardo delle riforme e se si arriva dal segno meno al segno più nell'economia, questo si deve al fatto che noi tre anni fa abbiamo salvato la legislatura, mantenuto in vita una prospettiva di riforme e abbiamo anche dato una grande mano d'aiuto all'Italia". E ha aggiunto: "Quindi ogni valutazione sarà fatta al momento giusto e ho già detto che ad ottobre, dopo l'approvazione del referendum, ci sarà una bella ed ampia riunione del nostro movimento politico alla fine della quale decideremo che cosa fare".

"E' un concetto assolutamente importante, ed è anche importante che lo dica l'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri", ha detto poi il Capo del Viminale commentando le parole di Federica Mogherini, sul tema dei migranti. "Abbiamo lavorato con grande efficienza per evitare che i muri vengano eretti. Sono stato al Brennero ed il risultato si è visto perché non sono andati avanti: questo non è avvenuto per gentile concessione ma perché il nostro sistema dei controlli ha funzionato".

Con Silvio Berlusconi "mi sono tenuto in contatto quotidianamente dal momento del ricovero", ha affermato il ministro dell'Interno, rispondendo ad una domanda. "Ovviamente - ha sottolineato - l'ho fatto in modo privato perché c'è un dimensione privata dei rapporti che, in particolare in un momento di malattia, credo vada salvaguardata e rispettata in termini di assoluta riservatezza".

BOCCIA - "Faremo proposte al Governo chiedendoci solo se sono nell'interesse del Paese", e "liste della spesa non ne facciamo", ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. "Noi i muri li sfondiamo e i ponti li costruiamo. Sfondiamo i muri di preconcetti, pregiudizi e assuefazioni; costruiamo i ponti della crescita e delle società aperte". Con " scelte equidistanti dalla politiche: se sono le nostre idee dobbiamo portarle avanti, e senza preoccuparci di chi dice che sono di destra o di sinistra".

"A voi Giovani Imprenditori dico: non cambiate mai", ha aggiunto. "Oggi dovrei arrabbiarmi perché avete fatto una fuga in avanti sul referendum", con un forte sostegno al percorso di riforme, "ma non posso arrabbiarmi perché io e Emma Marcegaglia quando eravamo più giovani eravamo come voi".

"Bisogna costruire una grande piattaforma di scambio tra salario e produttività. Dobbiamo lavorare" su questo, "è nell'interesse dei lavoratori e delle imprese", ha detto il presidente di Confindustria. Costruire questa piattaforma consente di "costruire il circolo virtuoso dell'economia: più salari, più produttività, più occupazione, più competitività del sistema Paese e più domanda interna", ha affermato, sottolineando che questo percorso "riguarda non solo le parti sociali ma il progetto Paese". Boccia ha anche ribadito che "non significa salari bassi". Quindi, se ciò funzionerà, a fronte di "quel Pil in più chiederemo di ridurre la tassazione sulle imprese e sul lavoro", ha proseguito Boccia, indicando "i due step" per spingere sulla crescita e sullo sviluppo.

FASSINO - "E' chiaro che c'è un'influenza" politica, ma il voto per le comunali "non si può trasformare in un voto pro o contro il governo", ha detto il sindaco uscente di Torino e candidato del centrosinistra al secondo mandato, Piero Fassino, in collegamento. "Chiedere un voto contro il governo non lo considero coerente. Chiedere il voto per un'altra cosa credo non sia rispettoso verso gli elettori", ha aggiunto.

GIACHETTI - Roma ha "l'immagine di una città un po' decadente ma che ha la forza di reagire", ha detto il candidato-sindaco del centrosinistra al ballottaggio a Roma, Roberto Giachetti. "Non alzerò le tasse, voglio anzi abbassarle", promette. E su occasioni come le olimpiadi ha affermato: "Le olimpiadi le dobbiamo prendere, guadagnare. L'anno dopo ci sarà il Giubileo. Poi l'anniversario dei trattati di Roma, i 150 anni di Roma capitale... le occasioni per Roma saranno tante. Se abbiamo paura di cogliere le opportunità rischiamo di stare fermi in una città che rischia il collasso. Dobbiamo cogliere queste opportunità per fare del bene a Roma".

E più in generale ha detto: Dobbiamo ripartire dalle cose semplici che riguardano la vita delle persone di tutti i giorni, buca e pulizie. E serve una scelta strategica per questa città nei prossimi anni". E ad una domanda sulle utility comunali ha risposto: si può anche pensare di trasferire "pezzi ai privati" ma "se dovesse accadere dobbiamo poi vigilare per l'interesse dei cittadini". Nella gestione dei rifiuti si deve "spingere sulla differenziata, con un risparmio che potrà permetterci anche di abbassare la Tari. L'Ama ha un passato vergognoso; dobbiamo continuare sulla strada del piano industriale".

RAGGI - "Roma è rimasta troppo ferma, ora non possiamo che aprirci alle esperienze positive" delle grandi capitali europee, "e, utilizzo una parola brutta, dobbiamo copiare dagli altri". Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del M5S, Virginia Raggi, in collegamento video con il convegno. "E' vero - ha proseguito rispondendo ad una domanda in tal senso - che governare Roma è più che governare un ministero, ma perché questa attenzione viene alla luce solo oggi dopo 20 anni di malgoverno, perché nessuno è andato a chiedere conto di come è stata malgovernata?".