Firmato a Roma, presso la sede della Confederazione Italiana Armatori, l’accordo per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro del settore marittimo (Ccnl), valido fino al 31 dicembre 2017. Scaduti dalla fine del 2010, il rinnovo dei contratti interessa circa 54.500 marittimi imbarcati su navi battenti bandiera italiana a cui si aggiungono 7.800 addetti a terra, per un totale di circa 62mila lavoratori.
Sull'incremento retributivo le parti hanno trovato un'intesa cdopo un laborioso confronto. L’aumento, in linea con le intese interconfederali sulla materia, verrà suddiviso in tre tranches. Gli elementi principali sono: la semplificazione e razionalizzazione dei Ccnl per i diversi comparti del settore marittimo; la definizione di un nuovo Ccnl molto semplificato applicabile ai marittimi impiegati su navi da carico armate da imprese che operano su traffici internazionali; l'introduzione nel Ccnl dei rimorchiatori della possibilità di definire, attraverso la contrattazione integrativa aziendale e in presenza di condizioni operative idonee, organizzazioni del lavoro a bordo più flessibili, tali da consentire di raggiungere livelli di produttività paragonabili a quelli delle imprese concorrenti degli altri paesi Ue.
Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma, sottolinea “la rilevanza politica che il rinnovo contrattuale riveste per l’intero settore specie in un momento economico non certo tra i più favorevoli. Desidero comunque formulare un sincero apprezzamento per tutti coloro che si sono prodigati per il raggiungimento di questo risultato rivolgendo un particolare ringraziamento a Stefano Messina, presidente della Commissione Relazioni Industriali e Risorse Umane di Confitarma, che ha saputo gestire con particolare professionalità e senso di equilibrio il tavolo negoziale superando anche momenti di grande difficoltà”.
Stefano Messina testimonia lo spirito costruttivo che caratterizza le relazioni industriali del settore. “Abbiamo attraversato anche momenti di forte tensione dovuti al lungo periodo di crisi economica che ha investito l'intera economia e che ha fatto sentire i suoi effetti anche sul mondo dello shipping. Ma siamo comunque riusciti a condurre in porto una lunga e difficile trattativa senza l'effettuazione di un solo giorno di sciopero. Peraltro auspichiamo che il quadro della trattativa sia completato con la piena attuazione dell’importante intesa sindacale, raggiunta il 26 febbraio 2015, riguardante l'imbarco degli allievi: siamo in attesa che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sciolga la riserva sulla validità del percorso formativo previsto nella citata intesa”, ha concluso l'armatore genovese.
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Contratto collettivo del settore marittimo, Grimaldi elogia Messina: "Professionalità ed equilibrio"
Intesa sull'incremento retributivo dopo confronto laborioso
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