porti e logistica

Aperto uno dei contenitori alla Spezia. Verifiche sugli altri
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Tornerà al mittente, in Cina, il materiale contenuto in uno dei quattro container su cui era stata rilevata una bassissima radioattività da Cobalto 60 in porto alla Spezia. Sugli altri tre contenitori, ancora chiusi, saranno effettuate verifiche. La decisione è stata presa stamani durante il tavolo tecnico riunito dall'autorità di sistema portuale.




"Per quanto riguarda il contenitore già aperto avendo stabilito che la fonte radioattiva deriva da semilavorati metallici, materiale quindi non di origine naturale, si è deciso che si richiederà alla Prefettura di attivare la procedura per re-inoltrare al mittente il prodotto" comunica l'authority, ricordando che i livelli radioattivi sono bassissimi e non pericolosi. "Il resto della merce, secondo il piano di bonifica presentato oggi, sarà verificato e sdoganato qualora non abbia subito contaminazione. In caso contrario verrà anch'esso rispedito al mittente". Differente la procedura per gli altri tre contenitori, non ancora aperti. I container ancora sigillati verranno esaminati con strumentazione specifica dell'agenzia delle Dogane che verificherà da quale materiale ha origine la bassa radioattività rilevata. "Qualora si trattasse di fonti naturali, come materiali lapidei, saranno sdoganati. In caso si trattasse di materiali non di origine naturale, si procederà invece con gli approfondimenti del caso".