politica

1 minuto e 34 secondi di lettura

Consiglio metropolitano, evviva i dissidenti! Di Mario Paternostro Evviva i dissidenti! Bravi leghisti e critici dell'Ncd, bravi Della Bianca, Musso e Plinio a dire no al vergognoso inciucio del listone per decidere che siederà sulle neo-poltrone del consiglio metropolitano, l'aggeggio inventato abilmente dalla stravecchia politica per creare la città metropolitana.


Viva i dissidenti che hanno detto no a questo polpettone che ha visto felicemente in accordo dal Pd di Renzi e dei neo-renziani in salsa ligure, a Forza Italia, dalla indefinibile lista che si richiama al sindaco Doria ai Cinque Stelle dallo sbraito facile ma solerti come democristiani d'annata a posare le grilliche chiappe sulle neo-poltrone di freschissima pelle (quella degli elettori). Abbasso questo listone essenza perfetta come una tempesta della più retriva politica quella che i poveri saggi italiani in agonia per la crisi provocata dal malcostume bocciano a ogni occasione che viene loro offerta per far sentire il polso del Paese.

L'immagine che a ribellarsi al pateracchio metropolitano siano i seguaci di Calderoli non ancora morsicati dal serpentello-macumba e alcuni neodestri alfaniani che, pur avendone viste di tutti i colori ritengono che questa nomination sia indecente, mi crea una strano brivido. Dobbiamo proprio essere arrivati al limite, al vabbé ma questo non è possibile, al tappo che salta, al coperchio del cassonetto che scoppia.

Quello che fa davvero cadere braccia e ormai anche il naso pur abituato a tutti gli odori molesti, è che il listone raccolga nomi di presunti ribelli, presunti innovatori, presunti ma basta con questa politica! Come Lilli Lauro e Paolo Putti. Finché ci stanno dentro ex democristi riciclati, ex comunisti riciclati, ex socialisti riciclati, ex dipietristi allo sbando come cercatori di funghi, ma loro proprio no. Non ci voglio credere. Voglio ancora pensare di aver letto male, di non aver capito una mazza di questo consiglio metropolitano che spero ardentemente finisca malamente prima di nascere.