cronaca

2 minuti e 33 secondi di lettura
Entra in scena, prepotentemente nel recupero di Costa Concordia, Francesco Schettino, il comandante della nave nella tragica notte del 13 gennaio 2012.

All'Agenzia Ansa Schettino ha dichiarato: "L'esito positivo ed encomiabile della complessa operazione, che ha consentito di recuperare la Concordia senza creare danni ambientali, ha rafforzato la mia convinzione di avere compiuto la giusta decisione, nel lasciarla adagiare sul basso fondale anziché correre il rischio che potesse inabissarsi'. Durante il trasferimento non ho mai avuto dubbi in merito al buon esito dell'operazione e rivedere la Concordia in porto credo possa essere ragione di riflessione in merito alle scelte compiute, dopo l'urto con il basso fondale delle Scole".

'L'inaspettato e repentino abbattimento su di un lato della nave, congiuntamente alle concause verificatesi, queste ultime tuttora in corso di accertamento processuale, hanno purtroppo contribuito alla dolorosa perdita di vite umane - continua Schettino - Questo evento luttuoso nel dolore unisce coloro che sono stati direttamente toccati negli affetti più cari. Che sia ora la mano dell'uomo a demolirla farà in modo che la Concordia riviva in altre forme e questa consapevolezza allevia ferite che difficilmente possono essere comprese da chi non è addetto ai lavori''

Cominciano oggi le operazioni propedeutiche allo smantellamento della Concordia.

La Capitaneria di porto si occuperà della sistemazione delle panne della Concordia in profondità per evitare eventuali sversamenti. Si dovranno poi realizzare i collegamenti con la banchina con passerelle pedonali a quelle più ampie per i materiali. Oggi inoltre si avviano le procedure per le ricerche del corpo del disperso Russel Rebello. I vigili del fuoco e i sommozzatori indicheranno le zone in cui sono state già effettuate le ricerche per fare una ricognizione mirata. All'ammiraglio Melone della Capitaneria di Porto di Genova è stato affidato il coordinamento delle operazioni di ricerca del disperso.

Ed è tornato protagonista il rimorchiatore leggero 'Spagna', che ha trascinato alla sua ultima destinazione il relitto di Costa Concordia. Spagna, che ha agganciato il relitto a poppavia per portarlo all'ormeggio lungo la diga foranea del porto di Prà-Voltri, è stato uno dei rimorchiatori che si è visto crollare vicino la Torre Piloti del porto genovese la notte del 7 maggio 2013.

Intanto nei sopralluoghi in mare ''non è mai stata individuata la presenza di materiali di vario genere dispersi che potessero essere attribuiti al passaggio del relitto''. Lo scrive in una nota l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) riguardo i controlli svolti durante il viaggio della Concordia dall'isola del Giglio a Genova. ''Per concludere - aggiunge la nota - in attesa dei responsi analitici sui campioni prelevati durante il towing, il tecnico Arpat riferisce che si sono mai state verificate situazioni di criticità organoletticamente individuabili''. ''Non sono mai stati individuati fenomeni di contaminazione visiva e/o olfattiva - conclude la nota - l'aspetto visivo delle acque, in termini di trasparenza è sempre stato molto buono. È opportuno anche riferire che non sono mai stati effettuati campionamenti straordinari (non previsti dal piano di monitoraggio progettato) derivanti da eventuali sospetti fenomeni di contaminazione in atto''.