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I tifosi rossoblù orientati a non disertare la Nord per garantire il sostegno alla squadra
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Il Genoa, dopo la sconfitta nel derby, ha deciso di chiamare a raccolta i propri tifosi per la partita di sabato al Ferraris alle ore 15 contro il Torino dei tanti ex: da Izzo a Moretti, da Rincon a Iago Falque, una colonia foltissima che ha lasciato a Genova non pochi rimpianti.


Per l'occasione la società ha ribassato il prezzo dei biglietti in tutti i settori dello stadio, confidando nell’appoggio del pubblico. In alcune frange della tifoseria, in particolare nei Gruppi della Nord, era anche serpeggiata l’ipotesi di disertare Marassi per lanciare un segnale forte a Preziosi, reo di avere fortemente indebolito la squadra a gennaio con la cessione di Piatek. Ma nelle ultime ore sembra avere ripreso quota la volontà di esserci per aiutare il Genoa a superare il momento difficile e a conquistare la sospirata salvezza, tuttora saldamente tra le mani dei rossoblù.


Molto passerà attraverso la sfida di sabato, in cui è vietato sbagliare. A Pegli prosegue la preparazione e Prandelli, dopo un vertice con il presidente Preziosi, è pronto a rilanciare Sturaro e Zukanovic dal primo minuto, considerate le assenze per squalifica di Biraschi e Pandev. Anche Sanabria potrebbe avere una chance. L’obiettivo di Prandelli è anche quello di frenare l’emorragia di espulsioni, ben sei nell’arco della stagione, con 305 minuti giocati dal Genoa in inferiorità numerica. Tanti, troppi. Qualche svista arbitrala, ma anche eccessi di nervosismo. Adesso è l’ora dei nervi saldi.