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Per Amt spesi 186 milioni, Aster è costata quasi 200 milioni
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Tempo di bilanci anche per il Comune di Genova, e allora ecco un po' di dati significativi: i lavoratori delle partecipate sono meno dei dipendenti comunali, ma in media costano di più. Il "disavanzo" di Amt ammonta a 185,7 milioni di euro, quello di Aster è di 197,5 milioni. Le partecipate sono 25 e costano al Comune 130 milioni di euro.

La carrellata di numeri è contenuta nel report sulle società partecipate dal Comune di Genova presentato dall'assessore al Bilancio Franco Miceli a Palazzo Tursi in Consiglio.

Ma l'assessore Crivello a Primocanale precisa: "Non si tratta di un vero e proprio disavanzo, ma della somma dei mutui contratti dal Comune negli ultimi vent'anni per assicurare i rispettivi servizi".

I LAVORATORI - I dipendenti interni sono 5.573, costano 213 milioni di euro all'anno e in media 37 mila euro. Quelli delle società partecipate sono, invece, 4.603 lavoratori delle società partecipate e costano 216 milioni di euro: in media 46 mila euro, cioè 9 mila in più rispetto ai comunali.

I DEBITI
- L'ammontare del debito accumulato fino al 31 dicembre 2014 per i disavanzi Amt (trasporto pubblico) è pari a 185,7 milioni di euro, per Aster (manutenzioni) è pari a 197,5 milioni. L'incidenza complessiva del sistema partecipate sul bilancio comunale dello scorso anno è stato pari a 130 milioni di euro al netto di trasferimenti per il trasporto pubblico, della Tari e di altre entrate, ma comprensivo dell'onere dei mutui contratti per i disavanzi Amt e per finanziare il contratto Aster in conto capitale (circa 40 milioni di euro)

LE PARTECIPAZIONI - Al 31 dicembre 2014, le partecipazioni detenute direttamente dal Comune di Genova interessano 25 società di cui: 13 per una quota di almeno il 51% del capitale sociale; 4 per una quota percentuale tra il 20 e il 50 % del capitale sociale; 8 per una quota percentuale al di sotto del 20% del capitale sociale.


SANITÀ IN VALPOLCEVERA - Intanto il Consiglio approva all'unanimità una mozione Pd per fare luce sul futuro della sanità in Valpolcevera. Il documento impegna la giunta Doria a "chiedere alla Regione Liguria e all'Asl 3 quale sia il progetto strategico della sanità in Valpolcevera a partire dalla casa della salute" e "a concordare con la Regione Liguria entro marzo 2016 la localizzazione del nuovo ospedale del Ponente e della Valpolcevera".

"Abbiamo bisogno di una pianificazione sanitaria da parte della Regione, siamo in attesa Da tempo
, - sottolinea l'assessore comunale Emanuela Fracassi - e nel contempo serve una particolare attenzione allo specifico territorio del Ponente della nostra città. Abbiamo bisogno che la Regione si confronti con i Comuni per programmare delle politiche socio-sanitarie integrate".