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In studio le domande dei protagonisti dell'economia genovese
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Inizia l'ultima settimana di campagna elettorale a Genova, e Primocanale diventa l'arena della sfida all'ultimo voto. Nel capoluogo a darsi battaglia sono Marco Bucci e Gianni Crivello, distanti 12mila voti e 5,4 punti percentuali.

Il primo faccia a faccia vede i contendenti rispondere alle domande dei giornalisti ma soprattutto degli elettori. A incalzare il manager e l'assessore uscente, apparentato con Merella, sono i protagonisti dell'economia genovese. Un pool di volti noti e personalità influenti che metteranno Bucci e Crivello alle strette sui temi più caldi e strategici per il futuro della città.

Giovanni Mondini (presidente Confindustria Genova) - Quale sarà l'approccio su Blue Print e riparazioni navali? Quali infrastrutture per gli Erzelli?
BUCCI - L'amministrazione deve facilitare l'arrivo delle imprese che portano posti di lavoro, che sono la priorità. Su Erzelli dobbiamo fare tutto il possibile, certo che quando si aspetta il permesso da almeno un anno e mezzo per mettere alberi al posto di mucchi di pietre è un problema grosso. L'amministrazione deve essere veloce. Blue Print: essenziale per noi avere la cantieristica, compatibilmente con i problemi ambientali. Si fa in tutto il mondo, si deve fare anche a Genova, ma velocemente
CRIVELLO - Un progetto di città non può non considerare il lavoro una priorità. E il porto non può che rappresentare la priorità delle priorità. Snellire le procedure, indubbiamente. Ma il Comune la sua parte l'ha fatta per Erzelli. Blue Print: nasce da questa amministrazione, nasce da Piano, naturalmente la questione va gestita attentamente. Le riparazioni navali vanno ovviamente tutelate.

Paolo Odone (presidente Camera di Commercio di Genova) - Come intendete attivarvi sulla Gronda per accelerarne i tempi di realizzazione?
CRIVELLO - La mia posizione è chiara da sempre: le infrastrutture si devono fare per evitare l'isolamento, bisogna andare avanti come treni. Con Delrio ci si è assunto un impegno: in poche settimane comunicherà a noi lo stato dell'opera.
BUCCI - Ovviamente siamo d'accordo sulle infrastrutture. Abbiamo bisogno della gronda a mare per collegare l'uscita di Genova Aeroporto con Genova Ovest, e tante altre cose oltre a quelle già in progettazione, abbiamo su questo un programma esteso. Ma uno dei consiglieri eletti, cioè il vicesindaco, ha detto che è contro il Blue Print. La Pederzolli non è d'accordo sulla gronda a mare. Dobbiamo fare in modo che ci sia la stessa visione di città.

Gian Enzo Duci (Presidente Federagenti)
- Il porto di Genova dà lavoro a 33mila persone, ma nell'ultimo anno è cambiato lo scenario: il sindaco non fa più parte del comitato portuale e sono entrati investitori stranieri. Come dovrà muoversi il sindaco in un contesto così diverso?
BUCCI - Il sindaco non è solo chi difende i cittadini, ma anche chi va nel mondo e parla di Genova, di perché l'investimento a Genova rende e rende bene. Non bisogna aver paura degli investitori, bisogna imparare a gestirli e il sindaco deve essere in prima persona mettendoci la faccia e dicendo che le cose si possono fare bene e in fretta.
CRIVELLO - Abbiamo la certezza assoluta che colui che sostiene con più forza la candidatura di Bucci è contrario all'Europa. Sono convinto che il porto vada promosso. Il turismo non ce l'ha regalato nessuno, il marketing lo si deve fare anche per il porto.

FIlippo Dellepiane (presidente Ance Genova) - Abbiamo bisogno di riqualificare grandi aree e di piccoli interventi. Che intenzioni avete su Hennebique?
CRIVELLO - Un esempio significativo si può fare per l'ex centrale del latte. Il vicesindaco ha posto una serie di paletti perché la destinazione d'uso fosse quella. Non deve esistere nessuna controparte. Per quanto riguarda l'esempio che citava, bisogna tenere i piedi saldamente ancorati a terra, cioè trovare le risorse per portare avanti le opere.
BUCCI - Abbiamo le idee molto chiare: ci faremo il Palazzo del Mare con l'Autorità portuale, l'assessorato al mare e un grande mercato del pesce al piano terra, non solo per vendere pesce ma anche per mangiarlo, cucinarlo e farne una realtà turistica. A Ponte Parodi non metteremo un supermercato ma un'area divertimento.

Massimiliano Spigno (presidente Confesercenti Genova) - Che strumenti metterete in campo contro l'abusivismo?
BUCCI - Tolleranza zero, non si possono tollerare comportamenti illegali. C'è abusivismo a moltissimi livelli, l'amministrazione deve impegnarsi. Con quale faccia ci si presenta a chi paga le tasse tollerando l'abusivismo? Questo per me è inaccettabile, l'amministrazione deve essere assolutamente legale.
CRIVELLO - Chi conosce l'abusivismo sa bene quali sono le difficoltà nel combatterlo, anche se deve rappresentare uno dei principali impegni dell'amministrazione. Nelle prossime assunzioni che faremo, alcune centinaia, una delle priorità sarà appunto quella. Abbiamo a che fare con persone pericolosissime, il sequestro non è facile.

Marco Novella (Giunta Camera di Commercio di Genova) - Il Comune di Savona ha nominato un esperto come Canavese al comitato di gestione. Il Comune di Genova ha ritenuto di nominare il sindaco Marco Doria che non risulta essere un esperto di trasporti. Revocherete la nomina o andrete avanti?
CRIVELLO - Vedremo se revocarla o meno. Ci sarà comunque la massima attenzione. A questa presenza importante bisogna accompagnare un'attenzione altrettanto competente all'interno della giunta comunale e le assicuro che corrisponderà a quelle caratteristiche. E lo farà in sinergia con chi rappresenterà Savona.
BUCCI - Il giorno dopo la nostra vittoria mi aspetto le dimissioni di chi è stato nominato dalla precedente amministrazione. Il nostro programma prevede che il rappresentante sia il nuovo assessore al mare. Mi sembra molto lineare. Colgo l'occasione per dire che noi avremo tre criteri fondamentali per gli assessori e i consiglieri delegati: competenza, spirito di servizio e sporcarsi le mani.

Paolo Ravà (Ordine Commercialisti di Genova) - Le partecipate svolgono attività non strategiche, penso a farmacie, servizi funebri, stabilimenti balneari, Aster, che costano molto e rendono poco. Quali servizi sono strategici e quali no? Cosa fare sulle partecipate non strategiche?
BUCCI - La partecipata è strategica quando deve dare un servizio al cittadino con la più alta qualità possibile e il più basso costo possibile, senza fare margine, come ho fatto con Liguria Digitale. Quando si è in regime di monopolio non si può privatizzarlo, e lo dico ad altissima voce. Privatizzare un monopolio vuol dire dare un assegno a un privato, e Iren è un privato. Dopodiché sono d'accordo, ci sono partecipate inutili che vanno gestite come diceva lei.
CRIVELLO - Fa sorridere che il centrodestra sposi ogni causa sul ruolo pubblico delle aziende. Liguria Digitale? Non mi sembra che sia così sul mercato. Sulle farmacie mi pare che una parte siano state vendute. Per altre si può fare un ragionamento di carattere sociale. Su Iren, in attesa di verificare se si possono aprire nuovi scenari, sapete qual è stata la nostra posizione. Aster? Sono risorse destinate alla manutenzione della città.

Pierluigi Vinai (direttore Anci Liguria) - Il sindaco dovrà subito occuparsi della Città Metropolitana, di cui Genova rappresenta il 38% della popolazione. Dissesto, trasporto pubblico e capacità di attrarre talenti: che intenzioni avete?
CRIVELLO - Mi è stato chiaro da subito. Sono d'accordo sul fatto che le difficoltà ci sono rispetto a questa riforma. Sul dissesto idrogeologico un buon lavoro l'amministrazione lo ha fatto, si tratta di decidere come condividerlo. E anche costruire con la Città Metropolitana e i sindaci percorsi condivisi di valorizzazione del patrimonio turistico e gastronomico.
BUCCI - Sono d'accordo che la legge abbia creato problemi, e tutti i 15 sindaci che ho incontrato sono rimasti delusi da come si è comportata Genova. Noi vogliamo dare molto supporto: Genova darà forza alla Città Metropolitana e viceversa. Dobbiamo mettere attenzione anche sullo sviluppo economico: se le aziende vengono a investire nella Città Metropolitana e non solo a Genova, ancora meglio. Perché non fare sistema?

Massimo Giacchetta (Presidente uscente Cna Genova) - Il peso fiscale dei tributi locali è enorme. Io ho una preoccupazione, l'aumento Tari. Cosa farete per non aumentarla?
BUCCI - Non si può continuare a penalizzare chi produce. Il sistema non funziona. Bisogna fare in modo che chi investe e crea posti di lavoro sia facilitato.
CRIVELLO - Ci stiamo studiando. Stiamo pensando a finanziamenti diversi dalla Tari per gli impianti, come mutui e finanziamenti statali.

Felice Negri (Confartigianato Genova) - Il Comune ha ridotto le capacità fideiussorie della cooperativa artigiana di garanzia, con 6mila associati. Spero che la futura amministrazione aumenterà le sue prestazioni. Lo abbiamo chiesto più volte, le pratiche dormono.

CRIVELLO - Non conosco questo aspetto ma non dubito. Credo sia compito dell'amministrazione, farò tesoro di ciò che mi ha detto.
BUCCI - So di cosa sta parlando, per una volta non sono il più ignorante. Le garantisco che faremo il fido: primo perché lo facciamo con tutte le associazioni sportive per evitare che si impegni la sede. Ritirare 67mila euro è una vergogna. Dobbiamo metterci invece un milione, due milioni. Non vengono consumati questi soldi, servono solo per garantire le banche. Sono cose fondamentali per l'economia.

Paolo Corsiglia (Vice presidente Coldiretti Genova) - Siamo invasi dai cinghiali che danneggiano le coltivazioni e la cittadinanza. Che intervento metterete in atto?
BUCCI - Comune e Regione hanno fatto un piano operativo che presuppone il ricambio completo della recinzione, la pulizia di fiumi e boscaglie, un ottimo piano concordato tra Comune e Regione. Mi risulta che il Comune non abbia fatto nulla. Noi faremo il contrario, faremo in modo che ci siano le persone giuste.
CRIVELLO - Chi ha fatto la domanda sa bene di cosa parliamo. L'amministrazione aveva il compito di fare un intervento limitato ad alcuni spazi della città. Da anni abbiamo investito 2 milioni per la pulizia dei rivi. Mentre Bucci dovrebbe chiedere alla Regione delle competenze ex provinciali. Il tema non riguarda solo Genova ma tutta la nazione. È la regione che deve fare molto più di quanto non abbia fatto.

Giovanni Mondini (presidente Confindustria Genova) - Ilva: coi nuovi proprietari verrà il momento di capire se alcune aree saranno disponibili. Che approccio avrete?
CRIVELLO - Quale modello lo vedremo. Ma l'amministrazione non può sottrarsi dal ruolo primario di andare alla ricerca di nuovi posti di lavoro e le aree sono un patrimonio indiscutibile che cercheremo di valorizzare al meglio
BUCCI - Se vogliamo portare lavoro, imprese e capitali è necessario avere le aree, anche per quanto riguarda l'alta tecnologia. Figuriamoci se si parla di porto o via della seta. L'ottica è fare in modo che l'amministrazione sia un facilitatore.

Paolo Odone (Presidente Camera di Commercio di Genova) - Il nodo ferroviario è bloccato, bisogna risvegliarlo. Il sestuplicamento risolverebbe i problemi economici di Amt. Che farete?
BUCCI - Il sindaco deve battere i pugni ed essere presente anche quando non è invitato. Il Comune deve fare moral suasion e dire a tutti: la città ha bisogno di treno, metropolitana e aeroporto, parlare con tutti i player.
CRIVELLO - Ho vissuto da presidente di municipio la fase iniziale del nodo ferroviario, che ha un ruolo fondamentale. A che proposito battere i pugni sul tavolo? È strategico, ma se si scatenano dinamiche che c'entrano poco col Comune si possono battere anche i piedi inutilmente.

Gianenzo Duci (Presidente Teatro Stabile) - Quale sarà la politica culturale del Comune?
CRIVELLO - Oltre a rappresentare un veicolo turistico la cultura rappresenta un diritto quindi va finanziata con fondi nazionali.
BUCCI - Ma va finanziata anche con soldi privati ed è quello che faremo noi. La cultura è importante per il turismo, per i nostri cittadini e potrei dirne altri cinque o sei. Bisogna andare a cercar fuori.

Filippo Dellepiane (presidente Ance Genova) - Il Comune difenderà la territorialità delle imprese?

BUCCI - Sono d'accordo: le imprese di Genova devono posizionarsi in ogni gara con i vantaggi di essere a Genova. Gli appalti devono avere questi punti, ed è la chiave di volta.
CRIVELLO - Bisogna rispettare appunto le regole, altrimenti sono solo frasi di risentimento, quelle del mio competitor.

Massimiliano Spigno (presidente Confesercenti Genova) - Cosa fare con la Fiera del Mare?
CRIVELLO - Il Comune non è l'unico azionista. Il Blue Print servirà a questo.
BUCCI - È un grande esempio di cosa vuol dire fallire, tutte le cose che facevano grandi la città non ci sono più. Faremo una fiera che va a prendersi le manifestazioni che davano fasto e gioia alla città.

Marco Novella (Giunta Camera di Commercio di Genova) - Come penserà il nuovo sindaco a facilitare il porto e la parte di città che le sta subito dietro?
BUCCI - Io sono entrato in porto per la prima volta nel '92, perché c'era la barriera. Certo i camion non devono invadere la città, altrimenti il porto diventa un disturbo.
CRIVELLO - Bisogna proseguire in questo senso. Il Blue Print deve andare in questa direzione, in un contesto dove le riparazioni vanno tutelate.

Paolo Ravà (Ordine Commercialisti di Genova) -
Avete in testa un city manager? Venderete la partecipazione in Stazioni Marittime?
CRIVELLO - City Manager non so, sicuramente una giunta con persone che hanno voglia di lavorare dal mattino alla sera e anche persone a titolo gratuito. Stazione Marittime? Lo vedremo
BUCCI - City Manager of course, deve essere il Ceo della città. Per quanto riguarda Stazione Marittima il Comune deve stare lì-

Pierluigi Vinai (Direttore Anci Liguria) - La città ospita il doppio di migranti rispetto alle quote nazionali, la Città Metropolitana decisamente meno. Come vi muoverete?
Bucci - Ciò che dice la Prefettura va rispettato. Dobbiamo fare percorsi di integrazione, non basta l'accoglienza, ne faremo molti in accordo col Terzo Settore.
Crivello - Sarebbe bello che il candidato Bucci esprimesse questi concetti al segretario Salvini. Se uno è stato eletto dai cittadini deve rispettare comunque le legge. Ma l'Europa deve assumersi la responsabilità di non andare a gravare sulla città.

Massimo Giacchetta (Presidente uscente Cna Genova) - Avete intenzione di fare un autoparco per i camion? Se sì, dove?
CRIVELLO - Penso che il porto di Genova non possa occuparsi solo di container, ma anche merci varie, rinfuse e crociere. Il trasporto su gomma genera queste difficoltà. Bisogna trovare spazi che garantiscano una soluzione.
BUCCI - Ci vuole l'autoparco. Bisogna trovare assieme un'area, il Comune farà da facilitatore. Cornigliano o un altro posto, ora non glielo so dire, ma troveremo un accordo.

Felice Negri (Confartigianato Genova) - Se l'Imu scendesse gli artigiani tornerebbero a comprare i locali: vi impegnate per questo?
BUCCI - Farei un discorso di tassazione globale, è inaccettabile che si lavori fino ad agosto per pagare le tasse.
CRIVELLO - L'analisi demografica è preoccupante. Anche l'Imu è un'occasione per evitare che alcune imprese cessino l'attività

Paolo Corsiglia (Vice presidente Coldiretti Genova) - Il mercato del pesce avrà una struttura definitiva? Ci saranno strutture coperte per gli agricoltori?

CRIVELLO - Quando si parla di Hennebique bisogna creare aspettative meno facilone. L'intervento sul mercato del pesce è stato significativo alla luce di una struttura che non garantiva neanche più la dignità a chi lavorava. Lavoreremo sul Blue Print.
BUCCI - Sono stato a Cà de Pitta, quando arrivano le acciughe non si passa più. Quando gli parliamo dell'Hennebique fanno i salti di gioia. Dobbiamo rispettare i lavoratori e dare loro almeno 1.200 metri quadrati.

Mario Paternostro - Nessuno di voi usa la parola 'politica', se non per lanciarvi accuse reciproche. Come riuscirete a essere indipendenti, Bucci da Salvini e Crivello da D'Alema?
BUCCI - Io non sono un politico, ho avuto la tessera del Cai, della Fiv, della United, tutto qui. Ho fatto tutta la mia carriera in termini professionali. Lo ritengo un punto importante: mi dà la possibilità di essere leggero e avere un sogno per fare la città grande, accompagnato da un progetto riassunto da un programma di 56 pagine. A questo progetto si sono aggiunti 7 partiti, se saranno di più sarò felice.
CRIVELLO - Non ho mai assunto posizioni particolarmente negative verso i partiti. Sono stato iscritto al Pci, ne sono orgoglioso, poi Pds, Ds. Non ho aderito al Pd. Se Bucci è così indipendente non mi spiego certe presenze costanti. D'Alema ha fatto tre quarti d'ora, Bersani e Pisapia. Mi paiono molto più ingombranti le loro presenze.

Bucci a Crivello: il garante della privacy ha detto che è vietato usare indirizzari personali per la campagna elettorale. Ti risulta di aver mandato le mail dei dipendenti comunali per aver inviato pubblicità elettorale?
Le mail sono considerate personali, ma si possono usare per convocare un'assemblea per le Comunale. Vedremo anche l'evoluzione di mission di Liguria Digitale.

Crivello a Bucci: oggi Matteo Rosso ha insultato Don Gallo, il presidente della Regione ha dato delle bestie ai migranti. Da dove arrivano le risorse della campagna elettorale?
Le risorse sono state pubblicate sul web. Sala è venuto a Genova e il flash mob è stato utilizzato in tutto il mondo, sono cose assolutamente normali. La mia più grossa frustrazione è che non abbiamo parlato abbastanza delle prossime generazioni

L'APPELLO FINALE DI CRIVELLO - Penso che Genova possa essere rilanciata, ci sono tutte le condizioni per farlo, ripartendo da argomenti di cui il centrodestra non parla perché sono già sul conto dell'amministrazione. Da lì bisogna ripartire: lavoro, porto, università, giovani e turismo. Il nostro progetto si ispira ad Agenda 2030 e guarda ben oltre i prossimi cinque anni.

L'APPELLO FINALE DI BUCCI -
Negli ultimi cinque anni Genova è rimasta più sporca e meno sicura. L'amministrazione deve gestire la crescita, non il declino. Vogliamo che Genova torni grande. Ma se il centrosinistra ha queste idee, perché non le ha fatte prima? Noi siamo qui per garantire un grande cambio di processo, metodo e visione. Questo può portare Genova ad essere di nuovo la prima città del Mediterraneo. State con noi e ce la faremo.

Il duello finale per la Superba è invece programmato per giovedì sera, sempre alle 21 e con le stesse modalità, ma questa volta con le voci dei cittadini ai nostri microfoni. Una battaglia all'ultimo voto sui problemi concreti vissuti dalla gente.