politica

L'intervento
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Dopo l'intervento di Maurizio Rossi in difesa di Cristoforo Colombo e di ciò che rappresenta la sua figura per il rilancio di Genova, è il sindaco della città, Marco Bucci, a rispondere sull'argomento, vista anche la sua precedente carriera negli States. 

Può il mondo occidentale interpretare improvvisamente in maniera completamente opposta la sua storia? Me lo chiedo pensando a quanto sta accadendo negli Stati Uniti d'America dove è in corso una vera e propria campagna contro la figura di Cristoforo Colombo. Statue rimosse o vandalizzate, parate per il Columbus Day cancellate.

Quanto sta succedendo deve portarci ad una riflessione ulteriore sull'importanza della scoperta dell'America e l'inizio per il mondo intero di una nuova civiltà che nel tempo diede vita a quella che viene ancora oggi considerata come un modello per la democrazia.

Non ho le competenze storiche e sociologiche per poter ragionare su quanto accadde nelle prime colonizzazioni, ma non posso che sottolineare quanto la scoperta dell'America sia stata un fatto rivoluzionario che non può essere dimenticato, minimizzato o sottaciuto, così come il fautore di quella scoperta non può essere relegato dalla storia americana al ruolo di un assassino razzista.

Cristoforo Colombo è stato un'autentica risorsa per la civiltà europea e poi per quella americana, un leader coraggioso che ha compiuto con successo quello che tanti altri avrebbero voluto fare, poi abbandonato e morto in miseria, celebrato da sempre negli Usa, con una particolare attenzione da parte delle comunità italiane che vivono negli States.

Noi Italiani e soprattutto noi Genovesi dobbiamo essere orgogliosi di Colombo, così come moltissime famiglie italiane in America hanno visto e continuano a vedere in Colombo il segno e la conferma della loro partecipazione alle molteplici civiltà oltre-oceano, assieme al duro lavoro che hanno dovuto compiere per sopravvivere ed integrarsi completamente.

Durante la mia esperienza americana ho toccato con mano le nostre comunità, ho visto le lacrime agli occhi di quando si parlava dell’Italia, ho sentito l’orgoglio della bandiera italiana che sventola sul territorio americano, ho visto le celebrazioni del Columbus Day come una grande festa nazionale americana e non soltanto delle nostre comunità.

Soprattutto direi che Colombo rappresenta la nostra cultura mediterranea, il nostro spirito di avventura, la voglia di andare avanti, di crescere e di progredire, di lottare per un mondo nuovo e speriamo migliore, ne più ne meno dei coloni americani al tempo della lotta per l’Indipendenza, di Abramo Lincoln, di John Kennedy e Steve Jobs.

Noi genovesi, oltre al mugugno, abbiamo tutto questo nel sangue, e lo abbiamo dimostrato ampiamente nei secoli: prendiamo spunto dalla vita di Colombo e da questi discutibili avvenimenti per trovare energie, volontà e risorse per il futuro della nostra città e delle prossime generazioni.

Viva Colombo.