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Prima uscita da candidato per l'europarlamentare pd
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“C'è da innovare profondamente. La candidata che si contrappone a me rappresenta la continuità, è un assessore di questa giunta, ha responsabilità primarie nelle decisioni della giunta, le politiche adottate su molti temi credo siano sbagliate, bisogna cambiare in profondità. Bisogna cambiare insieme”.

Sergio Cofferati, alla sua prima uscita pubblica da candidato alle primarie del centro sinistra per le regionali di centro sinistra, non risparmia stilettate a Raffaella Paita e punta decisamente sulla discontinuità rispetto alla giunta Burlando.

“Gli endorsement di esponenti di centro? Voglio dare vita a una coalizione di centro sinistra secondo logiche che riguardano le cose da fare in Liguria. Il tema è la Liguria di domani. Nessun riferimento alle vicende nazionali. Gli endorsement sia del centro che quelli della sinistra sono benvenuti, purché ci sia voglia cambiare per il bene della Liguria”

Cofferati si sofferma poi sul tema dell’astensionismo, legandolo ai dati delle regionali dell’Emilia Romagna e della Calabria:

“Il tema dell’astensionismo non si deve sottovalutare. Le ragioni sono diverse: c’è indubbiamente qualche problema locale che incide, la scelta delle candidature per le liste, le difficoltà che ci sono state orientamenti comuni nelle famiglie politiche tradizionali, c’è il venir meno di un valore storico delle regioni, l’istituzione regione è in sofferenza un po’ ovunque perché fa fatica a svolgere la funzione che le è attribuita. Poi c’è una difficoltà di rapporto tra le tantissimi cittadini e le istituzioni. Ed è la ragione per cui ho deciso di accettare le sollecitazioni in Liguria. Mi pare che il rapporto sia appeso ad un filo sottile. Ho deciso di accettare per le sollecitazioni dei partiti, ma semmai a quelle dei cittadini che mi hanno detto ‘càndidati! oppure non andremo a votare’. Le vicende romagnole ci fanno capire che il problema esiste. C’è solo una strada: dare risposte ai cittadini”.