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Intervista esclusiva alla reginetta in carica
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Ospite d'eccezione della Notte bianca per le vie di Porto Maurizio a Imperia è stata Miss Italia 2014, Clarissa Marchese. La più bella d'Italia ha rilasciato una lunga intervista esclusiva ai microfoni di Primocanale. Tanti i temi affrontati: dal suo rapporto con l'estero ai sogni per il futuro, dalle trasformazioni del concorso di bellezza alla situazione vissuta dalla sua generazione.

Lei è stata definita la Miss Italia giramondo per le tante richieste all'estero. Cosa significa portare la corona fuori dai confini nazionali e come viene vista all'estero Miss Italia?

"Per antonomasia l'italianità all'estero è vissuta per mille volte rispetto a qui in Italia. Per me è stato un onore e un'emozione grandissima portare questa corona in giro per il mondo. Anche perché Miss Italia, a differenza forse dell'Italia, all'estero è vissuta con un'emozione e un incoraggiamento ancora grande. Per me è stato un onore perché io sono mezza siciliana e mezza americana".

Sono le sue ultime settimane in carica. In qualche modo, si impara ad "essere Miss Italia" oppure le difficoltà del primo giorno si trascinano fino all'ultimo?

"La vita è una questione di abitudine. Le prime settimane, i primi mesi sono veramente difficili perché sei catapultata in un mondo tutto nuovo, che è del lavoro, della professionalità e del mondo dello spettacolo. Però è un'abitudine: dopo il terzo, il quarto mese è normale svegliarsi alle 4 del mattino, prendere un treno o un aereo, visitare qualche città italiana per portare la corona. Ci si abitua".

Miss Italia nel corso degli anni è cambiata molto. Oggi il concorso ha aperto le porte alle trentenni e alle ragazze curvy. Non teme che la storia delle ragazze finisca col prevalere sulla loro bellezza?

"La bellezza è anche storia. Ritengo che il concorso debba rappresentare quella che è la nuova ragazza italiana. La ragazza italiana di oggi è una ragazza che ha una storia alle spalle. Non è più la solita ragazzetta carina che vuole puntare tutto sulla propria bellezza, ma deve dare prova di una forte personalità e la personalità viene dalla storia. Dunque, ben venga che si parli di tante storie diverse".

Si dice che dopo Miss Italia si dedicherà al cinema. E' quella la strada?

"Tra tutte le strade che mi ha aperto quest'anno, quella che io vorrei intraprendere è proprio quella del cinema. Trovo affascinante l'idea di poter vivere più situazioni e più vite diverse in una sola. E' un mondo fatto di tanto studio e di tanto duro lavoro e che probabilmente mi porterà anche fuori. Ma sono pronta anche a quello".

Quest'estate i giovani sono finiti sulle prime pagine dei giornali per aspetti non positivi, legati soprattutto all'abuso di alcol e droga. Le i appartiene alla generazione dei nati dopo il 1990. Come descriverebbe questa generazione?

"E' una generazione che ha perso un po' il senso dei valori, nel senso lato del termine. Lo dico purtroppo prendendo atto di quello che sto dicendo. Però, effettivamente, di brutte notizie se ne sentono tante. E' anche vero che è una generazione che si trova a vivere un momento davvero difficile. E' un periodo di crisi e forse proprio perché scoraggiati questi ragazzi cercano a volte di trovare delle strade alternative a quella che invece è la giusta e retta via. Però non bisogna demordere, non bisogna mai perdere la speranza. Ovviamente le cose cattive capitano, si sentono da sempre e non solo in questo periodo storico. Bisogna riscattarsi, ci sono i buoni propositi e la speranza di poterlo fare".

Che consiglio darebbe a Giulia Gualco, che rappresenterà la Liguria a Miss Italia 2015?

"Rappresentare la propria regione è un titolo importante, che porta la ragazza a Jesolo con una carica e uno sprint in più. Il mio consiglio è di vivere e vedere Miss Italia anzitutto come una vera possibilità lavorativa. E poi come un gioco che può dare una svolta alla propria vita e alla propria quotidianità. Mantenere sempre la propria personalità, il proprio divertimento e tutto quello che vogliamo, però non dimenticare mai qual è il vero obiettivo: vincere".