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La formula ligure si è dimostrata essere quella vincente
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Giovanni Toti debutta al meeting nazionale di Comunione e Liberazione a Rimini che è sempre stato un importante sensore delle tendenze e degli umori della politica italiana. Quindi  l’invito degli organizzatori della kermesse ciellina diventa politicamente una “consacrazione” nazionale per il governatore della Liguria alla faccia di Silvio Berlusconi e di quello che resta del suo cerchietto ormai poco magico.


La formula ligure, cioè la stretta alleanza tra Forza Italia e Lega Nord basata su un programma condiviso, ha dimostrato di essere quella vincente almeno territorialmente tanto da consentire dopo anni di disastri (nazionali) del centrodestra una sorprendente ripresa di consensi con la conquista dopo la Regione di tre città-chiave nella scacchiera delle città rosse: Savona, La Spezia e Genova.
I sondaggi nazionali degli ultimi giorni indicano un momento molto favorevole al centrodestra, solo se si presenta unito. Questo dovrebbe convincere il Cavaliere a riallacciare l’alleanza vincendo chi dei suoi vecchi consiglieri preferirebbe il mantenimento di aree separate e autonome.


Il problema è su quale programma Forza Italia e Lega nazionalmente possono trovare un accordo. Soluzione più facile in sede locale per due motivi: primo, la terra bruciata fatta in dieci anni di governo delle sinistre in Liguria, dove non ne è stata azzeccata una e dove soprattutto il Pd familistico e di potere ha preso una batosta dalla quale potrà uscirne soltanto dopo un radicale rinnovamento di dirigenti, parlamentari e contenuti.
Secondo, in questo territorio Forza Italia e Lega hanno trovato unità di intenti su alcuni temi forti e nello stesso tempo semplici da identificare (meno quando si tratta di risolverli): immigrazione, sicurezza, degrado, infrastrutture, partecipazione dei privati.


Toti consacrato dai filosofi di Cl saprà declinare nazionalmente questi scenari locali?
Fino a oggi si è mosso bene con una sorprendente abilità di gestione dei rapporti politici. Al di là di qualche battuta per lo più giornalistica, il feeling locale tra il governatore e la Lega del vicesegretario nazionale Rixi, funziona e ha fatto centro anche nella individuazione del candidato sindaco di Genova, il vincente Marco Bucci.


Nelle prossime settimane nazionalmente delicate (ma anche localmente per alcune scadenze non solo politiche)  si verificherà la solidità di questo rapporto che vale il 90 per cento del successo “ligure” anche alle prossime elezioni nazionali.