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Forti preoccupazioni per i tagli di risorse
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E' stato approvato all'unanimità dei presenti (49 sindaci su un totale di 67 del territorio genovese) il nuovo statuto della Città metropolitana di Genova, votato dalla conferenza metropolitana, l'assemblea che riunisce tutti i primi cittadini dell'ex Provincia di Genova.

La carta fondativa del nuovo ente, che nascerà il primo gennaio dalle ceneri della Provincia, non poteva essere emendata durante la seduta, ma solo approvata o respinta, e se fosse stato respinta si sarebbe creata una grave impasse che avrebbe bloccato la Città metropolitana sul nascere.

Per il sindaco metropolitano Marco Doria "il testo approvato è essenziale, lineare, migliorabile e lo modificheremo secondo le procedure consentite dalla legge". Alcuni sindaci hanno chiesto la sua immediata revisione: gli emendamenti saranno approvati entro il 28 febbraio. 

La conferenza ha approvato all'unanimità anche un documento proposto dal sindaco Marco Doria contro i tagli del governo al nuovo ente che nascerà il primo gennaio dalle ceneri della Provincia di Genova e nel quale "raccoglie e condivide il disagio e la protesta espressa dai dipendenti della Provincia che denunciano le incertezze delle prospettive dei lavoratori, anche precari, e della capacità operativa dell'ente".

Il sindaco metropolitano Marco Doria ha dialogato in aula con i rappresentanti sindacali davanti a centinaia di dipendenti provinciali che hanno manifestato anche in piazza nel centro di Genova e in Consiglio Regionale, a margine della seduta per l'approvazione del bilancio previsionale 2015.

I 49 sindaci esprimono "forti preoccupazioni e critiche per i tagli di risorse alla città metropolitana previsti dalla Legge di Stabilità in discussione in Parlamento. E' prioritario e urgente definire, in un rapporto chiaro e trasparente con la Regione Liguria, le funzioni proprie della Città Metropolitana. A funzioni precise devono corrispondere adeguate risorse finanziarie e di personale".