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Il Movimento 5 Stelle, attraverso il voto in rete,  ha detto sì all’espulsione dei quattro senatori dissidenti Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino, Lorenzo Battista e Luis Alberto Orellana con 29.883 voti a favore e 13.485 contro.

Hanno partecipato alla votazione 43.368 iscritti certificati. L’annuncio arriva direttamente da Beppe Grillo.

Ma intanto al fianco dei dissidenti si schierano diversi senatori e deputati: una dozzina sarebbero pronti a dimettersi in dissenso rispetto al processo di espulsione. Tra loro anche la ligure Cristina De Pietro. Si ipotizza la scissione, e la formazione di un nuovo gruppo, ma non è escluso che alcuni decidano di lasciare il Parlamento, facendo subentrare i primi dei non eletti nelle rispettive circoscrizioni.

E la De Pietro sta partecipando proprio a una riunione per decidere il da farsi.

"Più che di scissione possiamo parlare di defezioni, ci sono parecchi senatori che stanno rassegnando le dimissioni, sono una decina. Non hanno compreso il gesto di espulsione di questi quattro senatori o per lo meno non ne hanno condiviso le modalità". Ha detto Elena Fattori, senatrice del M5S. Alessandra Bencini ha commentato:  "Basta. Voglio tornare a casa, così non va". Ha gli occhi gonfi di lacrime la senatrice del M5S Alessandra Bencini mentre prende l'ascensore che la porta al suo studio ed annuncia all'ANSA che sta per lasciare l'incarico di senatrice in dissenso per le espulsioni dei "ribelli".

A Primocanale parla il professor Paolo Becchi, simpatizzante e iscritto al moviemento, da alcuni considerato ideologo dei 5 stelle: “Sono dei traditori. Io ho votato per l’espulsione. In una situazione delicata come l’attuale dove il movimento 5 stelle può diventare la prima forza in Europa. Le forze devono essere unite con questo obiettivo. Se ci sono persone che remano contro era giusto fare piazza pulita. E piazza pulita viene fatta. I nodi vengono al pettine: questi nomi erano noti, avevano una comunicazione parallela, le cose erano preparate. Probabilmente si è voluto bloccare tutto questo prima che le conseguenze fossero più pericolose per il moviemento”.