cronaca

Il lavoro spetterà a Fagioli, Fratelli Omini, Vernazza Autogru, Ipe Progetti e Ireos
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"Il cantiere per la demolizione è aperto, i mezzi sono già nella zona del ponte. Chi ricostruirà? Abbiamo già preso la decisione, ma ci servono un paio di giorni per alcune verifiche di tipo legale, ma tra lunedì e martedì, sicuramente entro martedì sera, avremo anche il decreto di affidamento dei lavori di ricostruzione. Oggi abbiamo firmato quello per la demolizione". E' il commissario alla ricostruzione Marco Bucci a dare l'annuncio dell'avvio dei lavori sull'area del crollo di ponte Morandi. Il nodo è stato sciolto anche su chi sarà a occuparsi della ricostruzione così come è stato scelto anche il progetto del nuovo viadotto della A10. Giusto il tempo delle ultime verifiche e tra qualche giorno arriverà anche la comunicazione ufficiale. 


Intanto si sa che saranno cinque aziende a demolire ponte Morandi: Fagioli S.p.A, Fratelli Omini S.p.A, Vernazza Autogru S.R.L., Ipe Progetti S.R.L. e Ireos S.p.A. Questo è quanto stabilito dalla struttura commissariale che quest'oggi ha firmato il decreto di “Affidamento dell’appalto pubblico dei lavori per la realizzazione, in estrema urgenza, di tutte le opere per la demolizione, la rimozione, lo smaltimento e il conferimento in discarica o in altro sito dei materiali di risulta del Viadotto Polcevera in Genova”.

Con la firma del commissario straordinario alla ricostruzione Marco Bucci può di fatto prendere avvio la fase di cantierizzazione propedeutica alla demolizione del Ponte Morandi. "Abbiamo rispettato l’impegno che ci siamo presi con i genovesi e da domani (sabato ndr) partiranno i cantieri che porteranno alla demolizione di ponte Morandi - spiega Marco Bucci - Un passo fondamentale che dimostra come vogliamo mantenere fede alla promessa fatta: quella di avere il ponte nuovo pronto per la fine del 2019". L'inaugurazione ufficiale del cantiere sarà dunque domani (sabato ndr) alle ore 11 alla presenza del governatore della Liguria Giovanni Toti e del viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi.


Proprio Bucci tiene a precisare un aspetto non secondario: "Le aree non sono sotto sequestro, non lo sono mai state . Quello che è sotto sequestro è il ponte. Le aree appartengono a individui e società. Il cantiere parte dalle aree Amiu di proprietà del Comune. Siamo convinto che le restanti aree saranno rese libere nelle prossime 36-48 ore, tre-quattro giorni massimo. Prima del 20 dicembre deve essere tutto fatto".

Il commissario alla ricostruzione spiega anche nel dettaglio il passaggio legato al dissequestro della struttura del ponte: "Stiamo lavorando con la procura per far sì che si possa lavorare anche sul ponte, è una cosa che si può fare, abbiamo già demolito la pila 9 che anche lei era sotto sequestro. Stiamo cercando l'accordo e sono convinto che la settimana prossimo questo accordo ci sarà, ovviamente rispettando le esigenze del gip e soprattutto di tutti gli avvocati che partecipano all'incidente probatorio". Bucci è chiaro e ottimista anche sui tempi: "Nel progetto c'è scritto che entro il 31 marzo devono iniziare i lavori di ricostruzione, sono confidente che questo avverrà". 


Soddisfazione è stata espressa anche dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli: "E' un momento importante per tutto il Paese, alla luce dei grandi sforzi che sono stati fatti in modo da ridare a Genova la centralità che merita - spiega il Ministro - La città deve diventare una metafora della rinascita italiana e questo già sta accadendo. C'è ancora tantissimo da fare, la sfida di una rapida ricostruzione del ponte non è certamente semplice. Tuttavia, il lavoro adesso procede spedito e la ricucitura del tessuto urbano, oltre che della tratta autostradale, si accompagna a tutte le misure in favore di chi ha perso la casa, dei lavoratori, delle imprese e del porto".